Davide De Fazio: “bene revoca assessore Frunzio……ora via la Ficocelli”
Riteniamo sia da tutti acquisito che la linea editoriale di una testata la detti il suo direttore responsabile, di concerto con la propria redazione. Ciò vuol dire, tra l’altro, scegliere cosa pubblicare e cosa no, in funzione di valutazioni che rientrano appunto nella linea editoriale. La nostra linea è quella di pubblicare tutto ciò che possa in qualche misura interessare l’opinione pubblica stimolando un necessario dibattito.
Il nostro sottotitolo di testata è “Punti di vista”. In un momento storico in cui l’informazione, intesa nell’accezione minima, ovvero di notizia grezza, è diffusa ormai in tempo reale attraverso ogni forma di comunicazione social, una testata giornalistica può svolgere il suo ruolo attraverso l’approfondimento. Non semplice, soprattutto quando mancano le necessarie risorse. Noi abbiamo scelto di pubblicare ogni intervento che ci venga inviato valutando il merito e non il soggetto che firma.
E’ noto come generalmente non si scelga questa impostazione. Si valuta invece il ruolo o la posizione sociale di chi parla o scrive. Altra tendenza è quella di isolare chi, senza un ruolo sociale, politico o istituzionale, provi ad esprimere la propria opinione. La storia testimonia di tanti casi in cui chi inizialmente sia stato ignorato abbia poi raggiunto alti livelli di popolarità e potere. Il caso più evidente è quello di tanti amministratori, sindaci, parlamentari, che da sconosciuti non ricevevano l’attenzione di alcuno, e oggi pur esprimendo le stesse opinioni, sono circondati da microfoni e telecamere.
Ci permettiamo di non condividere questa impostazione. In particolare abbiamo ricevuto più segnalazioni da parte di chi ci ha espresso “meraviglia” per la nostra scelta di pubblicare note di cittadini che non ricoprono ruoli istituzionali o politici. Noi riteniamo che ogni opinione abbia diritto di cittadinanza, se espressa civilmente, e che possa sempre essere confutata da chi ha opinioni diverse.
“Non pubblicare ……..…..” non rientra in ciò che noi riteniamo un confronto libero e democratico. Altra cosa è poi la valutazione di talune affermazioni che, quando non sono opportunamente supportate da documentazione, noi non pubblichiamo per preciso dovere deontologico. In particolare quando si fa riferimento a questioni di natura giudiziaria. La responsabilità penale come è noto è sempre personale e non può essere messa in relazione ad altre condotte. Non riteniamo, ad esempio, opportuno mettere in relazione le ultime scelte del sindaco Melucci, in tema di composizione della sua giunta, con vicende di natura giudiziaria che riguardino singoli consiglieri comunali o altri soggetti con cui il sindaco ha intrattenuto rapporti istituzionali o politici, come, ad esempio, Davide De Fazio propone in una sua ultima nota stampa:
“Un atto dovuto e pienamente condivisibile la decisione del nostro Sindaco Rinaldo Melucci di revocare le deleghe assessorili alla dottoressa Rita Frunzio, in quanto il rapporto fiduciario tra la stessa e il gruppo consiliare di Puglia Popolare che l’aveva indicata si era oramai deteriorato. Un altra decisione politicamente corretta da parte del nostro Sindaco, al fine di dare un forte segnale di trasparenza e moralità ai cittadini di Taranto, sarebbe quella di revocare la delega ai Servizi Sociali alla dottoressa Gabriella Ficocelli, indicata dal consigliere Salvatore Brisci. …………… Confido fortemente, che anche in questo caso, il Sindaco Rinaldo Melucci, prenda la decisione più giusta per il bene della collettività.”
Davide De Fazio
Nella nota si fa riferimento a situazioni di natura personale e a questioni morali (da noi non pubblicate). Noi riteniamo che chi ricopra ruoli istituzionali sia sottoposto al giudizio sovrano degli elettori e al sistema di norme che regolano il nostro ordinamento. Vero è anche che il sindaco ha il potere, e il dovere, di valutare anche ogni altra condizione. Si deve però tenere conto che la composizione di una giunta nasce da altre valutazioni che considerano il peso politico-elettorale dei gruppi che compongono la maggioranza. In ultimo il rapporto fiduciario dovrebbe riguardare il Sindaco e il soggetto che da questi riceve la delega e non il gruppo politico di riferimento.
In ultima sintesi continueremo a pubblicare ogni nota che, per nostra valutazione, e a prescindere da chi la invii, abbia contenuti di pubblico interesse; allo stesso tempo ci riserviamo di non pubblicare ciò che, sempre a nostro parere, non rispetti quei canoni deontologici e di correttezza a cui intendiamo continuare ad ispirarci.
Chi non condivida questa impostazione resta titolare di un suo sacrosanto diritto: quello di non leggerci.