In attesa della maturità
TARANTO – Ieri, 4 febbraio, gli studenti delle classi quinte dei licei di Taranto e provincia si sono recati in piazza Maria Immacolata con l’obiettivo di far sentire la propria voce. Mossi dalla paura, dall’incertezza sul proprio destino, hanno deciso di ritrovarsi tutti insieme e instaurare un dibattito: “Cosa ne sarà degli esami di maturità?”. Questa è stata la domanda principale attorno alla quale sono ruotati i pensieri di tutti gli studenti.
“Non sarebbe giusto mandare in fumo cinque anni di duro lavoro”, questo affermano i liceali che dopo aver fatto tanti sacrifici vogliono essere ripagati nel modo giusto. Credono sia giusto prendere in considerazione il fatto che la didattica a distanza che ha caratterizzato quasi due anni del triennio non ha permesso di acquisire le competenze per sostenere l’esame imposto dal ministro Bianchi. Infatti, spiegano i ragazzi del classico ad esempio, che non avendo fatto prove scritte durante il terzo e il quarto superiore non riuscirebbero a completare una prova scritta in lingua greca e conseguire un risultato soddisfacente.
“L’ingiustizia regna sovrana”, afferma una delle giovani ragazze presenti, la quale ribadisce non è rispettoso effettuare questa forma d’esame considerando che i ragazzi degli anni precedenti nonostante abbiano seguito le lezioni a distanza per soli due mesi hanno avuto un esame nettamente più semplificato.
Palpabile il malcontento generale che si diffonde tra giovani ragazzi che si preoccupano del proprio futuro…
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.