I carabinieri del nucleo investigativo denunciano in stato di libertà un 41enne pregiudicato del luogo.
Una volta c’era la classica telefonata anonima che serviva a qualche studente per evitare l’interrogazione. In alcuni casi si è andato oltre. Negli anni del terrore una telefona di questo tenore destava sicuramente particolare allarme. Oggi tutto ormai passa dai social. E i social non perdonano. Basta molto poco per individuare l’autore di un post su Facebook. E così è stato per operaio di Leporano che ieri ha lanciato un allarme bomba, rivelatosi per fortuna falso, attraverso il popolare network. Il problema è che ha preso di mira la raffineria, non una scuola. Non che vi sia differenza in termini di gravità dell’atto ma evidentemente una bomba sotto i grandi serbatoi di petrolio e carburante non è certo uno scherzo da poco. Per fortuna, come si è detto i Carabinieri hanno subito individuato il soggetto e risolto il caso. Questo il comunicato ufficiale:
Oggi, 11 settembre 2019, alle ore 17.00 circa, al termine di immediate indagini, personale del dipendente nucleo investigativo ha deferito in stato di liberta’ per “violenza privata e procurato allarme”, a. m., cl. 1978, di leporano (Ta), gravato da precedenti giudiziari, operaio elettricista presso l’area portuale ex “Ilva”.
Il predetto, alle precedenti ore 15.00, al termine del proprio turno lavorativo, pubblicava sul proprio profilo facebook, un post del seguente tenore: ”bene, ho finito di piazzare l’ordigno sotto le cisterne dell’Eni di Taranto. Il timer l’ho regolato per le 17. due ore dovrebbero bastare per allontanarmi”.
Il prevenuto, prontamente identificato e rintracciato presso l’abitazione dei genitori, ammetteva le proprie responsabilita’ in ordine alla paternita’ dello scritto postato, soggiungendo trattarsi di un falso allarme che aveva inteso diffondere per un non meglio precisato senso di frustrazione personale e desiderio di rivalsa nei confornti della citta’ di Taranto.
Nella circostanza, venivano precauzionalmente evacuati gli impianti produttivi e di stoccaggio di materie prime della locale raffineria “ENI” e del complesso portuale del suddetto stabilimento siderurgico. Le operazioni di bonifica, eseguite a cura dei militari artificieri della dipendente sez. investigazioni scientifiche, coadiuvati da personale addetto alla sicurezza dei prefati stabilimenti industriali, davano esito negativo. le attivita’ produttive riprendevano regolarmente alle successive ore 18.00.
La direzione della Raffineria ha diramato la seguente nota:
Eni conferma che nel pomeriggio di oggi tutto il personale giornaliero e delle imprese che opera nella raffineria di Taranto è stato invitato a lasciare il posto di lavoro al fine di consentire i controlli delle forze dell’ordine a seguito di una segnalazione in cui si annunciava il posizionamento di un ordigno esplosivo all’interno del sito.
Tutti gli
impianti sono sempre rimasti in marcia regolare, guidati e controllati dalle
sale controllo che sono bunkerizzate.
Sono in corso tutti gli accertamenti in
totale sicurezza, la situazione è sotto controllo.