Duro J’accuse della Laricchia. Replica scontata di Casili
La piattaforma Rousseau deciderà per l’assessorato
Alla fine ha vinto Emiliano, aiutato da Conte e da Crimi, ovvero dall’ala di governo di quello che fu il Movimento 5 Stelle, oggi ormai un partito con le sue correnti e tutti i limiti di quella casta contro cui era nato.
“Sono dispiaciuta che i miei colleghi stiamo commettendo il classico errore della vecchia politica. Mi dispiace ma state sbagliando tanto, state commettendo un errore che tradisce alla prima seduta il voto dei cittadini che ci hanno permesso di sedere qui. Un errore che non mi rappresenta. Cristian – dice rivolta al collega Casili – avrebbe potuto e dovuto diventare vicepresidente di opposizione. Io stessa avrei trattato per ottenere questo risultato. Ma mi ha chiesto esplicitamente di non andare oltre la prima telefonata con esponenti dell’opposizione perché non voleva disturbare la trattativa con Emiliano”.
Duro l’attacco che Antonella Laricchia, vicina a Barbara Lezzi e a Alessandro Di Battista, ha rivolto nella prima seduta del consiglio regionale ai suoi colleghi dipartito, Cristian Casili , Rosa Barone, Marco Galante e Grazia Di Bari.
Meno convincente la replica di Casili: “Il gruppo ha deciso di fare un percorso su temi, punti e programmi. Sarebbe stato comodo per me, Galante, Barone e Di Bari urlare dall’opposizione, ma è il momento della responsabilità. Sia chiaro, non ci sono inciuci. Abbiamo fatto due incontri con il presidente Emiliano in cui ci siamo chiesti se potevamo fare un percorso comune in favore dei pugliesi. E dopo l’apertura di Emiliano abbiamo deciso” dice Casili il quale ricorda pure che nei prossimi giorni ci sarà una votazione sulla piattaforma Rousseau per “coinvolgere il nostro mondo”.