La SOGIN (Società Gestione Impianti Nucleari), società dello Stato italiano responsabile dello smantellamento degli impianti nucleari italiani, ha pubblicato la Carta nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee alla localizzazione del Deposito Nazionale dei Rifiuti Radioattivi.
Si tratta di 67 luoghi, in sette regioni, in cui potrà essere costruito il deposito. Di questi, due interessano la provincia di Taranto. Si tratta di due aree, della dimensione, rispettivamente di 200 e 216 ettari, entrambe collocate a cavallo tra i comuni di Laterza e Matera. Altri tre siti interessano la Puglia, uno collocato nel comune di Gravina in Puglia, gli altri due a cavallo tra i comuni di Altamura e Matera.
Adesso sarà avviata una fase di consultazione pubblica, della durata di 60 giorni, in cui le Regioni, gli enti locali e tutti i soggetti portatori di interesse qualificati possono formulare osservazioni e proposte tecniche.
Tuttavia, già dopo pochissime ore, appare chiara e decisa la posizione del Presidente della Regione Puglia: «Abbiamo appreso oggi dell’inclusione di alcuni comuni pugliesi e lucani tra i siti nazionali in cui stoccare residui radioattivi – scrive in un post su Facebook Michele Emiliano. La nostra contrarietà a questa opzione è ferma e netta. Il nostro modello di sviluppo è improntato sulla tutela dell’ambiente e della salute. Non si possono imporre dall’alto, ancora una volta, scelte che rimandano al passato più buio, quello dell’assenza della partecipazione, dell’umiliazione delle comunità, dell’oblio della storia e delle opportunità».
Emiliano continua sottolineando la dissonanza tra la scelta della SOGIN e la visione che la Regione ha di quel territorio: «In quei luoghi abbiamo istituito il Parco nazionale della Murgia e il parco regionale più grande, quello delle Gravine, quali presìdi delle biodiversità e simboli dello stile di vita verso cui i pugliesi hanno deciso di andare. Svolgeremo tutti gli approfondimenti tecnici del caso, geologici e ambientali, per motivare anche sotto questo aspetto l’incompatibilità di questa scelta irragionevole che contrasteremo in ogni sede».
Anche il sindaco di Laterza, Franco Frigiola, annuncia battaglia: «Stamattina abbiamo appreso con incredulità dai mezzi di informazione che Laterza sarebbe candidata ad ospitare il sito di stoccaggio di rifiuti radioattivi. Ci stiamo già mobilitando per far arrivare da subito tutto il nostro dissenso a ciò, come già detto qualche minuto fa durante l’intervista al Tg3 Puglia in cui siamo intervenuti io e l’assessore all’ambiente Rocco D’Anzi. Come nel 2003 con Scanzano, lotteremo insieme ed in ogni sede per difendere il nostro territorio e l’intero territorio del Parco Regionale della Terra delle Gravine».