Le interviste del dottore Puntata 2
La Poesia è sempre di beneficio ed il poeta che la veicola, che lo sappia o meno lo è per se e per gli altri quando è poeta nel fare, nel dire e nell’anelare, quando brucia nelle fiamme che lo avvolgono, passando per desideri e orfiche parole pregne anche di silenzi mai vuoti di significato. Santi Spanna, al secolo Vladimiro Passannanti, è un’uomo che nella personificazione di poeta ho sempre amato, è una vita, un’anima particolare, che incarna la poesia che scava nei bassifondi dell’anima come nelle altezze, lui vanga sempre dentro e il fuoco che ha manifestato nella sua vita, scalda le emozioni e libera l’anima segregata.
Prima d’iniziare l’intervista si è condiviso il nostro vivere recente e passato ; su percorsi diversi il sentire è stato comune, il potere della poesia, che scioglie le storie dell’anima, ha richiesto il richiamare del potere della verità che illumina storie che segnano e firmano il divenire delle nostre antiche vite.
La poesia non è solo un emozione, può essere terribile, anche mortale, ma c’è sempre un entropia positiva, a volte a discapito del poeta; la poesia è sempre chissà dove pronta inaspettatamente a fiorire
La Poesia è immensa, mentre il poeta è più piccolo, con la p minuscola.
La VERITA’
La verità è economica ed ecologica. La menzogna stanca, pian piano impegna tutte le tue energie, ti prosciuga, il corpo ne risente, ci si ammala, nel tempo ti distrugge. Il corpo non ama la menzogna il corpo è solo verità, e vivere una vita di bugie porta dritto alle sue sofferenze nell’anelito alla verità. La menzogna dilania la mente, la divide, la frattura, ci si abitua e non se ne può fare a meno.
La verità per un poeta è l’aspirazione unica, massima. Un poeta non può non vivere in verità, può non farlo perchè è in un percorso, perchè ha l’anima giovine, ma prima o poi il poeta deve diventare un uomo di verità, essere un uomo di verità è un impegno all’inizio molto grave, è forse una crocefissione, perchè dopo tanta menzogna in un mondo di menzogna, multiforme, convincente, seducente, essere uomini di verità è molto, molto difficile, ma vi conforti sapere che attraverso poesia, dopo un pò comincia ad essere più facile essere uomini di verità e non si è più nell’umana congerie, non si può più percorrere i sentieri già battuti, non si può più aderire alla menzogna. Questo cambia i rapporti con se stessi con le persone vicine, quelle che in questo Samsara sono i nostri figli, compagni e compagne, moglie e mariti. Le inenarrabile situazioni di verità che sono crudeli, possono portare dispiacere, ma dalla verità non si torna indietro.
La verità è sempre dolorosa ?
Nel caso di Santi Spanna lo è stato spesso, come nel mio recente vissuto con lui condiviso, ma è un dolore che è salvifico che può portare a una gioia, a una contemplazione, certo è il dovere del poeta è analizzare quello che i mistici chiamano il mistero doloroso tanto quanto quello gioioso. La trasformazione attraverso la verità, che mostra la realtà, alla fine è gioia anche se capita che ritorni il dolore; ogni mistico lo sa che si può salire fino a vedere, con un anima vasta e chiara, chiaroveggente, e cadere nell’inganno di pensare che non si può cadere, e invece si può, forse si deve.
“Per arrivare alla verità ho dovuto riconoscere i mie errori ed orrori, personali comportamenti, che nella amenzogna giustificavo perchè avevo ragione, perchè mi dava ragione il pubblico, la platea, la giustiza , ma invece non ero vero, forse perchè sapevo mentire meglio. Ma io ero in errore e il mio era un orrore, ma come tutti gli esseri umani, come i poeti che vivono sperimentando di questi orrori, di queste stanze da dimenticare, di questi abissi ne ho vissuti diversi, e quando ho incominciato a dirmi la verità, ho capito qual’era la mia parte. In piena verità si vivrebbe con dignità, si vivrebbe come una divinità immortale anche morendo ma fino a quel momento sei veramente vivo“.
La poesia è millenaria, un macigno che pesa, è una memoria che non puoi contenere e attraverso frenetiche parole cerchi di decomprimere affinchè non ti schiacci il capo chino. Parole che lasciano silenzioso chi l’ascolta che profondamente le sente.
I poeti non sono qui per essere graditi, ma nemmeno sgraditi, senza sforzo possono essere in Verità
La verità all’inizio non piace perché semplice, banale, sembrerebbe noiosa ma non lo è, mentre la menzogna che si articola nei millenni che riflette l’aspetto specchio, è molto più affascinante, è una giostra che ci tira fuori dai pomeriggi noiosi. La menzogna è stata da tutti praticata, è molto difficile non farlo. La parte umana del mondo quella che non ci piace, che non ci fa stare bene, nasce sempre da un danno primigenio, nella menzogna.
Pesa crescere ed essere nella menzogna, la poesia per fortuna, quella vera, non lo permette
In un mondo di menzogne chi dice la verità è sempre sgradevole
E’ ineluttabile che al manifestarsi della verità, all’interno del campo poetico che tutti unisce, questa si propaghi inesorabilmente nella vita di ogni anima connessa all’oscuro rivelato e quelle a loro legate in menzogna, forse fortuitamente, per un caso che non è mai per caso; la verità una volta emersa è inarrestabile, ti travolge ti prende, ti glorifica con Poesia, ti fa cadere dritto con la faccia sull’asfalto, entra come un corpo estraneo ma salvifico che ti feconda, un seme irritante per chi ospita il demone del non vero, non c’è energia che possa contrapporsi o possa contenerla perchè non umana vive per sempre al di là di ogni ostacolo che scioglie.
Al Santi Spanna uomo oltre che poeta riconosco di aver sempre pagato per la sua verità, una moneta rara e spesso oscena in questo mondo giudicante spesso adornato di falsa e ingannevole Poesia.
Lascio la “Parola” a Santi Spanna nella video intervista.
Ci rivediamo presto con il poeta per parlare di Arcani Caduti, Poesia e l’anima del Tarot su percorsi perigliosi
Il Dottore
Egidio Francesco Cipriano
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