Tra sacro e profano
Il sesso è una forza vitale, un’energia da comprendere, integrare e a volte da fronteggiare; nella realtà dei fatti così tante persone non hanno una vita sessuale appagante e “nutriente“. Molti ne rifuggono o si sentono intrappolati o frustrati, o continuano a cercarlo e non trovano soddisfazione in nessuna delle loro scelte. Eppure la il sesso è un atto profondamente sacro: ci unisce alle forze della creazione, mostrandoci la meraviglia di ciò che è; un vero percorso verso la profonda conoscenza di se stessi e dell’altro da noi.
Domande
Se poniamo attenzione in modo autentico ed onesto ai nostri atteggiamenti, comportamenti, emozioni e pensieri nei confronti del sesso, possiamo con serenità rispondere a semplici domande: ci piace? Lo vogliamo? Alcune cose ci sembrano vergognose o immorali? Dovremmo farlo con una sola persona? Siamo fondamentalmente monogami? Poligami? Asessuali? Siamo soddisfatti della nostra situazione sessuale? Potremmo migliorarla? Abbiamo dei saldi punti di vista, delle credenze, delle emozioni riguardo al sesso e la sua sacralità ? Abbiamo dei pensieri o emozioni che c’impediscono di vivere il tipo di vita sessuale, emozionale e sentimentale che vorremmo vivere?
Risposte ?
Non c’è da biasimarsi per le nostre risposte o non risposte a queste domande; siamo esseri dotati di libero arbitrio; la nostra vera natura è di fatto assolutamente libera, seppur condizionata dai bisogni primari e dalla leggi che servono a normare le regole della convivenza oltre che dalla cultura e dalle nostre credenze transgenerazionali. Ci si può quindi sentire esattamente come ci si si sente riguardo al sesso, alle relazioni, al matrimonio o a qualsiasi altra cosa. Se scopriamo che le nostre opinioni e convinzioni limitano la nostra libertà, o ci feriscono in qualche modo, o ci impediscono di ottenere ciò che si desidera nella vita, potrebbe diventare utile dare uno sguardo chiaro a queste convinzioni, ai postulati, deduzioni, inferenze ed emozioni che le sottendono. Immergiamoci in esse, esaminiamole e descriviamole chiaramente a noi stessi. Qualunque sia la nostra vita sessuale, che ci piaccia o meno, nella realtà la stiamo auto-generando in base a ciò che crediamo in modo anche condizionato dalla nostra cultura, dalla nostra famiglia e dal luogo in cui viviamo. Se ci pensiamo solo per un momento, respirandoci sopra, utilizzando l’intelletto e le emozioni, possiamo diventare sempre più consapevoli di ciò che è, senza aggiungere o sottrarre nulla, lasciandola sacra così com’è nella percezione dell’istante.
Il primo passo è essere totalmente onesti. Come ci siamo sentiti nelle nostre relazioni sessuali e sentimentali ? Abbiamo rimpianti ? Ci sentiamo in colpa ? Prendiamoci del tempo per esaminarci: la colpa è uno stato d’animo popolare nella nostra cultura.
Colpa e felicità
Il mondo è cambiato e l’idea che abbiamo diritto alla vita, alla libertà e alla ricerca della felicità ha preso piede. Siamo liberi di essere noi stessi ed esprimere la nostra sacra sessualità. Abbiamo anche imparato che non si può legiferare sulla sessualità e la moralità laddove si sia maggiorenni e in pieno possesso delle proprie facoltà d’intendere e volere e questa non cagioni danno. Ognuno ha il proprio senso morale interiore ed è libero di agire di conseguenza, purché non violi i diritti di qualcun altro alla vita, alla libertà e alla ricerca della felicità. La guida migliore si trova sempre dentro di noi, anche se spesso ne rifuggiamo ancorandoci a cosa gli altri si attendono da noi. Bisogna rispettare e non rinnegare le proprie emozioni e i propri sentimenti. Nel rispetto dell’altro la propria guida interiore ci porterà a scoprire la vita e lo stile di vita. Nella pratica professionale ho avuto modo di conoscere così tante persone che sono eccessivamente moderate, e sotto tutta la loro moderazione ho trovato la paura dei loro sentimenti e impulsi più profondi: hanno paura di se stessi e sono bloccati in modelli rigidi di ciò che dovrebbero e non dovrebbero fare. Questo tipo di moderazione non ci aiuterà mai a diventare veramente quello che siamo
Coltivare e riequilibrare l’energia sessuale
Una bellissima e dinamica fonte di energia nell’universo attende di essere sfruttata: quella della creazione che esploriamo nell’atto del sesso sacro. Abbiamo tutti, o quasi, sperimentato questa esperienza; quando due partner sono insieme racchiudono in loro l’energia primordiale del concepimento. Molto è stato scritto e insegnato sulla trasformazione della libido in una sorta di forza motrice. Quando la nostra energia sessuale si muove attraverso i nostri corpi, sperimentiamo un mutamento fisico, mentale ed emotivo. Sentire comprendere ed integrare quest’aspetto fondante nella nostra vita ci permette di esserne anche artefici e di non subirla, integrando il piacere all’atto di creare, progettare svolgere e portare a termine anche i piccoli compiti quotidiani. Come può avvenire questa presa di coscienza ? Se pensiamo al nostro corpo come un sistema, rifacendoci anche ad antiche metodologie tantriche attualizzandole nella vita moderna, possiamo focalizzarci sulle diverse parti tra cui il nostro nodo sessuale, che possiamo immaginare contenente una fonte di energia molto potente; quando ci concentriamo su di essa eccitandola fisicamente e concentrandoci mentalmente ed emozionalmente scopriamo che è una forza dinamica, si muove e ci muove. Il grande insegnamento del tantra è che possiamo trovare la pace interiore e la gioia immergendoci in ogni sentimento, ogni desiderio, ogni momento, non rifiutando nulla e senza ledere l’altro da se.
Per alcuni di noi, quelli che non si oppongono a questo movimento interno ed esterno, l’integrazione è qualcosa di veramente naturale, per altri è possibile esercitarsi, in solitudine o meglio con la giusta partner, facendo riferimento all’inesauribile letteratura tantrica disponibile in ogni libreria fisica o virtuale. E’ sempre possibile rivolgersi ad un consulente con esperienza, che sappia integrare quest’aspetto vitale con gli altri fondamentali per una vita sostenibile e felice, quali quello mentale/intellettuale, emozionale/affettivo e materiale/corporale.
Attenzione, questa inesauribile fonte di energia, quando soppressa, imbottigliata o ostacolata tende a scaricarsi sul corpo, sul nostro umore e sulle relazioni con l’altro fino anche all’azione violenta su se stessi o sull’altro.
Dott. Egidio Francesco Cipriano
Psicologo – Informatico
Foto di S. Hermann & F. Richter da Pixabay
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