Sentendosi ormai braccato dagli investigatori non ha avuto altra scelta che presentarsi volontariamente in Questura. Un risultato che rappresenta un altro importante successo investigativo per i poliziotti della Squadra Mobile diretti dal vice questore Fulvio Manco
Dietro i colpi di pistola esplosi confermati i motivi di natura passionale
TARANTO – Gli investigatori della Squadra Mobile, guidati dal vice questore Fulvio Manco, hanno concluso in brevissimo tempo le indagini sulla sparatoria avvenuta nella mattinata del 12 settembre scorso nei pressi di un maneggio in località Lido Azzurro.
Il responsabile della sparatoria, un pluripregiudicato tarantino di 49 anni, resosi irreperibile subito dopo il fatto criminoso, costretto da una sempre più intensa attività finalizzata alla sua cattura, non ha potuto far altro che presentarsi volontariamente ieri pomeriggio in compagnia del suo avvocato negli uffici della Questura.
Le indagini hanno fatto così emergere lo scenario nel quale si è maturato il ferimento. L’indagato, che aveva un suo cavallo presso un maneggio di Lido Azzurro dove lavorava la vittima, da qualche giorno era alla sua ricerca perché aveva avuto la “colpa”, a suo parere, di aver chiesto l’amicizia su Facebook alla sua compagna.
Nella mattinata di lunedì scorso, intorno all’ora di pranzo, il 49enne è riuscito a rintracciare il suo obbiettivo prima presso una salumeria sempre della zona e, non riuscendo ad avere un confronto diretto, lo ha raggiunto a bordo del suo scooter, un Yamaha Majesty, presso il maneggio, sparandogli tre colpi d’arma cal. 7,62 X25 e ferendolo a entrambe le gambe.
Dopo l’insano gesto, il pregiudicato ha abbandonato la sua moto, poi ritrovata dai poliziotti, e si è dileguato a bordo della sua auto, facendo perdere le tracce, fino a ieri pomeriggio quando, ormai braccato dalla Polizia di Stato, ha deciso di costituirsi.
Il fermato è accusato di tentato omicidio aggravato, detenzione e porto illegale di arma da fuoco, minacce gravi e spari in luogo pubblico.
Dopo le formalità di rito, il 49enne è stato accompagnato presso la locale casa circondariale.