Riceviamo e pubblichiamo:
Taranto. IAIA (FdI), Incendio Iacovone vergognoso.
“Le forze dell’Ordine appureranno certamente l’esatta dinamica dei fatti e verranno individuate delle precise responsabilità, intanto però resta una profonda amarezza. Ho assistito ad una bella partita ieri sera, prima che questo incendio, per cause ancora da accertare, prendesse il sopravvento sullo spettacolo sportivo. Ho sentito cori di disprezzo, proprio mentre lo stadio bruciava ed è chiaro che bisognerà adottare misure adeguate per evitare che questo scempio, non solo strutturale ma umano, si ripeta. C’erano tante famiglie ed anche dei bambini la cui incolumità è stata messa in pericolo dalle fiamme. E in tal senso, intendo esprimere un ringraziamento e la massima vicinanza nei confronti dei Vigili del Fuoco che, intervenuti con diversi mezzi, sono stati anche oggetto di una sassaiola mentre facevano evacuare lo stadio. Hanno lavorato per tutta la notte e mi è stato riferito che le operazioni di spegnimento sono state molto complesse. Grazie ragazzi per quello che fate!”
*Così on. Dario Iaia, coordinatore provinciale FdI Taranto, componente commissione Ambiente.
Dalla segreteria cittadina di Taranto:
Lo Iacovone in fiamme.
Una bellissima serata di sport che ha visto oltre diecimila spettatori allo stadio comunale, coronata con una esaltante vittoria della nostra squadra, è stata amaramente offuscata da un evento gravissimo.
Infatti, l’imponente incendio verificatosi, per fortuna di tutti solo a fine gara, sotto la curva sud, pone serissimi interrogativi sia sotto il profilo della gestione dell’ordine pubblico e sia sotto il profilo della gestione dell’impianto comunale.
Incredibilmente, pare che sotto la curva sud fossero stipati materiali, che si sono rivelati altamente infiammabili, la cui presenza è incompatibile con qualsiasi regola di prevenzione della pubblica incolumità.
Non solo!
Sembra che tali materiali fossero destinati alla rifacimento del campo scuola (!), come a dire oltre il danno la beffa.
Posto che il criminale gesto di appiccare il fuoco deve essere assolutamente condannato, a questo punto pretendiamo anche che si accerti chi ha consentito tale improvvido stoccaggio nello stadio comunale e come sia stato gestito l’impianto prima dell’evento sportivo a cui hanno preso parte migliaia di tifosi, la cui incolumità è stata messa a serio rischio.
Resta da constatare come l’approssimazione e la sciatteria siano elementi caratterizzanti dell’amministrazione comunale, con rilevante danno di immagine della nostra città che balza sovente agli onori ( o meglio disonori) delle cronache, come a dire che non c’è mai limite al peggio.
Il Coordinatore cittadino FDI
Avv. Gianluca Mongelli
Dai consiglieri comunali di Taranto:
INCENDIO STADIO, MELUCCI NON SI SOSTITUISCA AGLI INQUIRENTI
Abbiamo ascoltato e stigmatizziamo le deliranti affermazioni del sindaco rilasciate ai microfoni di numerosi giornalisti in merito a quanto accaduto allo stadio domenica sera. Rimaniamo esterrefatti dall’arroganza con la quale il primo cittadino definisce la domanda dei cronisti “inutile” in quanto evidentemente a lui scomoda e si complimenta ironicamente con gli organi d’informazione per la lettura dei fatti che emerge in queste ore. Melucci, però, si spinge ben oltre, sostenendo che eventuali responsabilità non possono essere attribuite all’amministrazione comunale pensando forse così di potersi sostituire addirittura agli inquirenti. Il sindaco aggiunge, inoltre, che il materiale in curva sud era stoccato in tutta sicurezza! A nostro avviso, e non solo, la prevedibilità di quanto accaduto non poteva essere assolutamente esclusa, anzi, andava ipotizzata visto che all’interno di tutti gli stadi usualmente vengono utilizzati fumogeni e materiale pirotecnico soprattutto nei settori ospiti, dove vengono assiepate in trasferta le frange più “calde” delle tifoserie. Oltretutto, il ricovero all’interno della curva sud dei rotoli necessari al completamento della pista di atletica del camposcuola violava le più elementari norme sulla sicurezza degli impianti sportivi che prevedono che gli stessi siano sgomberi da qualsivoglia tipo di materiale con particolare divieto di introdurre materiali infiammabili all’interno di stadi dove si svolgono manifestazioni sportive. E’ evidente, quindi, che chi ha disposto o anche solo consentito lì il ricovero di tutto quel materiale infiammabile ha agito con superficialità e ha, probabilmente, favorito con grave colpa le condizioni affinché una torcia accesa provocasse tutti quei danni all’amministrazione civica. A ciò si aggiunge, altresì, il danno arrecato alla società di calcio del Taranto. Melucci, quindi, farebbe bene a restarsene in silenzio e a lasciar lavorare serenamente la Procura di Taranto che indaga su quanto accaduto affinché si faccia luce sulle responsabilità di questa triste vicenda.
Giampaolo Vietri, Tiziana Toscano