Cos’è il biofeedback ?
Il biofeedback è un modo per comunicare con il corpo, dandoci consapevolezza delle sue risposte e in definitiva per aiutare a regolarle nella loro apparente irregolarità. Esistono molti strumenti che possono misurare la quantità e l’acidità del sudore, la respirazione, la frequenza cardiaca, la pressione sanguigna, il grado di saturazione d’ossigeno nel sangue, la risposta galvanica della pelle e persino l’attività elettrica delle onde cerebrali. Lo stress tende ad elevare queste risposte “involontarie” e il biofeedback ci dice come e quando il nostro corpo risponde a quello stress. Le normali tecniche di rilassamento, come la mindfulness, ci aiutano a controllare la risposta fisica, riducendo così il rischio di ipertensione, infarto, problemi gastrici e altre malattie. Il biofeedback è utilizzato dai lontani tempi di Jung, anche in psicoterapia, ma è stato spesso dimenticato o considerato un accessorio trascurabile.
Uno dei tanti studi disponibili presso la statunitense “Association of Applied Psychophysiology and Biofeedback (AAPB)” ha messo in evidenza che le persone asmatiche ottengono enormi miglioramenti se oltre ai normali farmaci e puff, introducono sessioni di biofeedback nel loro quotidiano
E se lo potessimo fare giocando ?
Ridurre l’ansia, la paura e il dolore col biofeedback giocando ? Bella soluzione, specie nei bambini. In effetti negli ultimi anni sono stati sviluppati un corposo numero di videogames che tramite il biofeedback facilitano l’apprendimento diretto di modalità di respirazione consone al rilassamento. E’ abbastanza logico dedurre che tale tecnologia possa essere utile per lavorare con bambini e adolescenti che sono spesso avidi utenti di videogiochi. Si è rilevato che i piccoli in età scolare possono anche trascorrere più di sette ore settimanali attanagliati ad un gamepad. Così la tecnologia dei videogames è stata utilizzata con successo per aiutare nel coadiuvare il trattamento di diverse patologie di bimbi ed adolescenti come l’asma, il dolore secondario a neoplasie, il diabete e persino il disturbo post-traumatico da stress (PTSD)
The Journey to Wild Divine
In uno studio sull’efficacia di un gioco di biofeedback, chiamato The Journey to Wild Divine, con 24 bambini con diagnosi di disturbo da deficit di attenzione / iperattività (ADHD), è stato insegnato a manipolare la frequenza cardiaca usando le tecniche di respirazione utilizzate durante la partita per progredire in un viaggio magico. Il gruppo sperimentale ha dimostrato una significativa riduzione dei sintomi dell’ADHD. I ricercatori hanno anche notato che nei bambini è maturato un nuovo interesse verso l’attività di studio oltre all’essere stati stimolati e motivati dall’uso della tecnologia in modo costruttivo e non solo subendola.
Asana impossibili ?
Per alcuni di noi, quelli che si sentono imbarazzati o impossibilitati ad assumere posizioni (asana) yogiche, è veramente incoraggiante sapere che la tecnologia può aiutare le persone con problemi di concentrazione a conseguire uno dei migliori e spesso sfuggenti benefici della meditazione: ridurre lo stress e i suoi effetti. Con videogames come “The Journey to Wild Divine”, si può giocare con la meditazione usando il biofeedback per manipolare immagini e personaggi mistici sullo schermo del nostro Personal Computer o su una Tv a 100 Pollici con tanto di Dolby Surround per una vera totalizzante esperienza . Bisogna solo collegare la magic stone, un trasduttore biometrico, alla porta USB del computer, e quindi infilare le dita in tre “anelli magici” e attendere che il computer si calibri sui nostri personali segni vitali. L’obiettivo apparente del gioco è quello d’intraprendere un viaggio superando livelli successivi, alzando e abbassando l’energia del protagonista per lanciare frecce, far girare le girandole e far cantare i mulini a vento; l’obiettivo reale è quello di apprendere la gestione del rapporto corpo-mente in modo che possa essere applicato anche dopo aver spento il computer .
Meditazione Vs. biofeedback
La meditazione tradizionale si basa da prima sulla fede; facciamo gli esercizi di respirazione, le visualizzazioni e confidiamo che la nostra mente, il nostro corpo e il nostro spirito stiano raccogliendo i frutti. Dopo un pò, a condizione di una pratica costante, alla fede si sostituisce l’esperienza dell’obiettivo conseguito. Il biofeedback offre invece una prova istantanea del potere dei nostri pensieri sulla nostra fisiologia.
Dove ?
A Taranto, presso la sede dell’Associazione Italiana per il benessere psico fisico “Memento Futuri”, oltre ai percorsi di mindfulness MBSR, è possibile provare delle terapeutiche sessioni di gioco in un ambiente completamente immersivo che trasporta in questa magica realtà virtuale. Un viaggio da non trascurare verso un maggiore serenità d’essere.
Dr. Egidio Francesco Cipriano
Psicologo
Immagini Egidio Francesco Cipriano e pixabay.com