Da gruppo consigliare a movimento politico con una precisa identità ed un progetto
Severo il giudizio dell’On.le Iaia nei confronti dei “mercenari della politica”; Perrini applaudito per il suo impegno per la sanità.
Incontro pubblico, fisico, di quelli che, come ha sottolineato Walter Musillo ormai è raro vedere realizzati a Taranto, dove si preferisce il dibattito polemico sui social o attraverso note stampa al confronto diretto; ai Giardini Virgilio una platea di cittadini e “addetti ai lavori” interessata a comprendere le ragioni, le idee, i progetti, di un movimento civico, Svolta Liberale, che parte da lontano, dall’esperienza elettorale di un anno e mezzo fa, concretizzatasi con la nascita di un gruppo in consiglio comunale composto da Walter Musilllo, Francesco Cosa e Cosimo Festinante. Con loro sul palco Umberto Ingrosso e l’ avvocato Simona Sardella.
In prima fila i vertici di Fratelli d’Italia, l’on.le Dario Iaia, l’On.le Giovanni Maiorano, il Consigliere regionale Renato Perrini, il coordinatore cittadino Gianluca Mongelli; con loro seduti in platea il consigliere regionale Antonio Scalera e l’avvocato Alessandro Basta, oggetto di più messaggi di solidarietà per le note vicende che lo hanno visto protagonista, nel rapporto, prima collaborativo poi conflittuale, con il sindaco; in particolare dai due parlamentari Iaia e Maiorano.
Presenti inoltre: tutto il direttivo del circolo Impavidi di F.d.I, con il presidente Matilde Percolla e la consigliera comunale Caterina Madaro, Giacinto Fallone presidente del circolo dedicato al padre Salvatore. Sempre per Fratelli d’Italia i consiglieri comunali Gianpaolo Vietri e Tiziana Toscano.
Ospiti di altre forze politiche quali Pierfilippo Marcoleoni (Noi Moderati), Gigi Laterza e Francesco Battista (Lega), Francesco Borgia (Movimento Sportivo) Gaetano Leucci (Forza Italia).
Tra i presenti che non potevano passare inosservati Giovanni Gugliotti, Massino Brandimarte, Clara Funiciello, Emma Scarfato, Pinuccio Rondinelli.
Chiarissima la connotazione politica del movimento; peraltro sottolineata in modo inequivocabile nei vari interventi di tutti i promotori del progetto. Spesso il civismo, come è stato osservato è un modo per non schierarsi o farlo all’ultimo momento, ciò soprattutto in chiave elettorale. Svolta Liberale cambia il paradigma e fa una scelta di campo precisa, ovvero quella del centro destra, di cui di fatto rappresenta una costola. No agli estremismi, non a una sinistra degli slogan, dei rendering, della “sindrome della lesa maestà“(cit. On.le Iaia), con chiaro riferimento all’amministrazione Melucci. Un campo (per usare un termine molto attuale) aperto ai moderati che hanno un’idea precisa ma che non condividono percorsi militanti con alcun partito. “Vogliamo riunire il civismo – parole di Musillo- e aprire un confronto di idee in modo continuo, serrato, con tutte le forze politiche del centro destra“. Negli interventi dal palco segnalate tutte le incongruenze e le contraddizioni di un’amministrazione che procede con annunci roboanti, fuochi d’artificio, concerti all’alba, che nulla producono in termini di sviluppo. “Il porto sta morendo” è il grido d’allarme di Musillo che peraltro di porto sa più di qualcosa vista la sua attività professionale ed imprenditoriale. “Occorre dire la verità -secondo Francesco Cosa- quella di una città che vive momenti di grande difficoltà e di un’amministrazione assente sui grandi temi, Ilva, porto, giochi del Mediterraneo, Stadio, Amiu” Di coesione ha invece parlato Festinante :”se non c’è unione non si va da nessuna parte; il civismo è fondamentale ma i partiti (rivolgendosi in particolare ai parlamentari e consiglieri regionali presenti) hanno il dovere di promuovere e favorire l’unità del centro destra”.
L‘ Avvocato Sardella, componente della commissione comunale sulle pari opportunità, che aderisce al movimento, ha segnalato la necessità di guardare a tutte le forme di discriminazioni che ancora persistono, a cominciare da quelle di genere.
Ultimo relatore il “veterano” Umberto Ingrosso: “è dal 2006 che soffro perchè il centro destra continua a perdere; se avessimo creduto di più nella candidatura di Raffaele Fitto e non avessimo avuto problemi interni oggi staremmo raccontando un’altra storia.” L’ ex assessore, tra i fondatori dei primi circoli di Forza Italia a Taranto, si è soffermato sulle tante criticità irrisolte dall’amministrazione “Taranto è la capitale di tutto: del mare, dello sport, della cultura, salvo poi verificare che di università autonoma non si parla, di porto che muore non si parla, di stadio e altre strutture sportive nulla di nulla” Sarcastico il suo giudizio sulla vicenda incendio dello Iacovone: “Non sappiamo ancora chi abbia autorizzato lo stoccaggio di materiale infiammabile sotto la curva. Stranamente mentre per il centro destra vale il principio del ‘non poteva non sapere’, per la vicenda stadio tutto tace“
Molto severo, davvero duro, il giudizio dell’on.le Dario Iaia, su quelli che ha definito “mercenari della politica”; di cui ha fatto nome e cognome. Non saranno mai accolti nel centro destra (anche se sono insistenti le voci di un possibile “avvicinamento” di alcune forze politiche oggi nel centro sinistra all’area di governo n.d.r.).
Non meno tranciante il pensiero dell’on.le Maiorano che, riferendosi alla vicenda Basta ha parlato di “metodo mafioso” .
Saluti di rito infine da tutti i rappresentanti dei partiti presenti.
Particolarmente seguito e applaudito l’intervento di Renato Perrini. Molto diretto l’incipit del suo discorso : “Walter io ti ho avversato, non ho sostenuto la tua candidatura alle ultime amministrative a Taranto” motivando politicamente questo orientamento, condiviso peraltro dall’on.le Iaia; “Un progetto si costruisce nel tempo, non due mesi prima dell’appuntamento elettorale. Devono costruirsi prima i rapporti umani, poi il progetto politico; cionondimeno una volta definitiva la candidatura di Musillo ho svolto la mia partita appoggiandolo con tutte le mie forze, avendo modo di conoscere una persona corretta e capace” Ora il rapporto umano può dirsi definito e quindi il consigliere regionale di Fratelli d’Italia promuove l’iniziativa di Svolta Liberale che considera una costola del centro destra. Non poteva mancare un riferimento al San Cataldo : “A breve ci diranno che il nuovo ospedale sarà pronto nel 2024; guarda caso nel 2024 si vota per le Europee (e probabilmente anche per le province n.d.r.); non so come faranno, mancano medici e infermieri, se intendono chiudere il Moscati mi andrò a incatenare anche se non è mio costume utilizzare questi metodi“
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