Intervento della Polizia Locale: sequestrato il mezzo ( pare senza revisione)
Necessario un centro di raccolta più vicino alla città e un sistema di premialità
Servizio e foto realizzato con l’amichevole collaborazione di Francesco Manfuso che ringraziamo
Preso sul fatto uno “svuota cantine” mentre in via Scira, angolo via Generale Messina a Taranto , scaricava mobili e altri oggetti d’arredo vicino ad un cassonetto.
Dalle notizie attinte sembra che il mezzo di trasporto utilizzato, un classico apecar, fosse senza revisione così come lo stesso conducente pare non fosse in possesso di patente.
In esito agli accertamenti eseguiti sul posto dal reparto tutela dell’ambiente della Polizia Locale il mezzo è stato posto sotto sequestro e gli atti sono stati trasmessi alla Procura della Repubblica. Infatti l’art. 256 del Codice dell’ Ambiente prevede sanzioni pecuniarie ma anche l’arresto:
Dispositivo dell’art. 256 Codice dell’ambiente
1. Fuori dai casi sanzionati ai sensi dell’articolo 29 quattuordecies, comma 1, chiunque effettua una attività di raccolta, trasporto, recupero, smaltimento, commercio ed intermediazione di rifiuti in mancanza della prescritta autorizzazione, iscrizione o comunicazione di cui agli articoli 208, 209, 210, 211, 212, 214, 215 e 216 è punito:
- a) con la pena dell’arresto da tre mesi a un anno o con l’ammenda da duemilaseicento euro a ventiseimila euro se si tratta di rifiuti non pericolosi;
- b) con la pena dell’arresto da sei mesi a due anni e con l’ammenda da duemilaseicento euro a ventiseimila euro se si tratta di rifiuti pericolosi.
2. Le pene di cui al comma 1 si applicano ai titolari di imprese ed ai responsabili di enti che abbandonano o depositano in modo incontrollato i rifiuti ovvero li immettono nelle acque superficiali o sotterranee in violazione del divieto di cui all’articolo 192, commi 1 e 2.
Quanto emerge dalla cronaca si può solo identificare come un atto illegale probabilmente ripetuto sistematicamente da parte di chi sbarca il lunario con questo tipo di attività; tuttavia permane la problematica dello smaltimento degli ingombranti.
Non tutti sono in condizione di attendere i tempi a volte non proprio brevi del servizio gratuito di Kyma Ambiente né di recarsi al Tramontone o a Paolo VI dove sono allocati i due grandi centri di raccolta. Più volte abbiamo segnalato la necessità di un terzo centro più vicino alla città così come insieme ai controlli aiuterebbe molto un sistema di premialità. Naturalmente nessuna giustificazione per chi viola le norme del vivere civile ma creare migliori condizioni per migliorare i servizi non guasta.