Il Ministro della Difesa L. Guerini e quello della Funzione Pubblica R. Brunetta, hanno firmato il decreto interministeriale che consentirà l’assunzione di 315 tecnici per l’Arsenale di Taranto, come previsto nel decreto di agosto 2020.
Il provvedimento andrà ora alla Corte dei Conti e dovrà essere perfezionato da accorgimenti tecnici operativi per la predisposizione e l’organizzazione del concorso che, dunque, richiederà tempi non brevi per l’emanazione del bando.
Il concorso sarà finalizzato al reclutamento di profili professionali tecnici della II area, come motoristi, informatici, nautici, elettricisti, elettronici, cartografi e grafici, chimici e fisici, informatici, ecc., figure indispensabili per garantire la continuità delle manutenzioni navali.
Per partecipare sarà necessario il possesso del diploma di scuola superiore, mentre saranno previste prove pre – selettive in presenza di un elevato numero di concorrenti.
Oltre i 315 vincitori saranno ammessi al corso di formazione di 4 mesi un contingente del 20% superiore, pari ad altre 63 unità.
L’innegabile soddisfazione per un primo ristoro verso un territorio che tanto ha dato al Ministero della Difesa, non può nascondere la considerazione che le unità previste sono insufficienti a colmare l’esodo continuo di mano d’opera specializzata.
È stata la stessa MM nel piano industriale 2020/2025 a delineare, infatti, l’esigenza di 861 unità per il solo Arsenale il quale, peraltro, occupa solo un terzo dei lavoratori civili della Difesa del territorio ionico che, dunque, avrà l’esigenza di ripianare un organico di 2.500 dipendenti che lasceranno il lavoro perché in pensione.
Il provvedimento oggi firmato rappresenta un segnale di fiducia e un attenzione, in passato negata, del vertice politico della Difesa per una comunità segnata dalla storia che cerca strade di sviluppo alternativo.
Ma è necessario fare presto e superare gli indugi, se è vero che le Commissioni Difesa di Senato e Camera, accogliendo gli appelli dei coordinamenti nazionali di FP CGIL CISL FP e UIL PA, già recepiti dall’atto di indirizzo del Ministro Guerini, hanno predisposto un provvedimento per differire di 10 anni la riduzione del personale prevista dalla legge 244/12.
E’ indispensabile però superare la stasi degli altri concorsi nazionali- per 721 unità- che languono non si sa in attesa di cosa, e programmare subito 6.000 assunzioni, non solo a Taranto, ma in tutta Italia e in tutte le Forze Armate, se si vuole mantenete la capacità operativa e impedire che conoscenze preziose vadano perdute.
Il fermento del paese, che sembra aver compreso il valore della pubblica amministrazione, e le risorse del piano di rilancio europeo, indicano la strada da percorrere e il Sindacato Confederale ed i Lavoratori sono già in cammino!
Lorenzo Caldaralo (Fp CGIL)
Massimo Ferri (CISL FP)
Giuseppe Andrisano (UIL PA)