Una decina di giorni fa veniva effettuato un altro espianto. Taranto prima in Puglia, nonostante la generale opposizione dei familiari a dare i consensi
Dopo il prelievo d’organi effettuato una decina di giorni fa a Taranto da un giovane donatore di 40 anni, deceduto a causa di un infarto cardiaco, la scorsa notte ne è stato effettuato un altro.
Questa volta si tratta di un uomo, O.P., 47enne, tarantino, deceduto a causa di una devastante emorragia cerebrale legata a un importante stato d’ipertensione. L’uomo, dopo l’insorgere dell’emorragia, era caduto in uno stato di coma.
I familiari hanno quindi acconsentito al prelievo degli organi. L’intervento è stato eseguito nel reparto di Anestesia e Rianimazione dell’ospedale “SS. Annunziata” di Taranto, dopo le canoniche sei ore di osservazione per la constatazione della morte cerebrale del paziente. Le equipe chirurgiche che hanno operato sull’uomo sono state coordinate dagli anestesisti/rianimatori Pasquale Massimilla e Doriana Benefico.
Si tratta del terzo espianto che viene effettuato a Taranto nel 2019. Infatti, il nosocomio del capoluogo jonico è uno dei primi ospedali in Puglia per questa tipologia di attività. Risultato questo, ottenuto in un clima generale di estrema difficoltà nell’ottenere il consenso al prelievo di organi dai familiari. Infatti, a conferma di questo, la Puglia è ai primi posti per opposizione alle donazioni di organi.
Ad ogni buon conto, nelle parole del direttore generale della Asl TA, Stefano Rossi, la soddisfazione per il primato che detiene oggi Taranto “Ancora una volta elogiamo la grande professionalità dell’equipe del Reparto di Anestesia e Rianimazione del ‘SS. Annunziata’, che, nonostante le difficoltà, svolge un’attività di assoluto rilevo etico. Voglio rimarcare, inoltre, la grande generosità dei familiari che, assumendo una decisione non facile in un momento drammatico, ha consentito ad altre persone di continuare a vivere. È tuttavia fondamentale accrescere il numero dei consensi, in un territorio in cui ancora si registra la necessità di sensibilizzare ulteriormente al tema. Proprio per questo, possiamo annunciare, la Struttura di Comunicazione e Informazione sta approntando una campagna di comunicazione, che coinvolgerà in particolar modo le scuole di Taranto e provincia, affinché sempre più persone, soprattutto tra i giovani, siano sensibilizzati, fornendo già in vita il consenso, senza lasciare, nel caso si presenti una triste eventualità, un pesante onere decisionale alle famiglie”.
E proprio le difficoltà derivanti dall’opposizione a dare il consenso all’espianto d’organi, sono state qualche giorno fa oggetto di discussione nel corso di un’udienza concessa da Papa Francesco ai volontari dell’Aido (l’associazione italiana per la Donazione di Organi, Tessuti e Cellule). In questa occasione, il pontefice ha sottolineato che “La donazione degli organi risponde ad una necessità sociale perché, nonostante lo sviluppo di molte cure mediche, il fabbisogno di organi rimane ancora grande. Il significato della donazione per il donatore, per il ricevente, per la società, non si esaurisce nella sua ‘utilità’, trattandosi di esperienze profondamente umane e cariche di amore e altruismo. La donazione significa guardare e andare oltre sé stessi, oltre i bisogni individuali e aprirsi con generosità verso un bene più ampio”.
Cosimo Lucaselli