La Divisione Polizia Anticrimine di Taranto ha notificato un DASPO ad un tifoso del Taranto Calcio per aver acceso due artifizi pirici all’interno del Settore Curva Nord nel corso dell’incontro di calcio “Taranto F.C. 1927 – Brindisi” disputato lo scorso 1° settembre presso lo Stadio Jacovone.
In particolare, durante il secondo tempo dell’incontro di calcio, tra i tifosi della Curva Nord si è sollevata una densa cortina di fumo che ha ridotto notevolmente la capacità visiva e di orientamento del pubblico presente.
È apparso chiaro fin da subito che quel fumo era provocato dall’accensione di un artifizio pirotecnico c.d. “fumogeno”, sicuramente ad opera di uno dei tifosi presenti nel settore.
Grazie ai rilievi video-fotografici eseguiti dal Gabinetto Provinciale della Polizia Scientifica, è stato possibile, in breve tempo, risalire all’identità dell’autore del gesto, che, quindi, è stato denunciato per il reato di lancio di materiale pericoloso in occasione delle manifestazioni sportive.
Per il concreto rischio di incendio derivante dalle fiamme sprigionate dall’artifizio ed essendo il comportamento del tifoso sintomatico della sua personalità incurante delle conseguenze per l’ordine e lasicurezza pubblica nei luoghi in cui si svolgono le manifestazioni calcistiche, viene fatto divieto di accedere per tre anni ai luoghi del territorio nazionale ove si svolgono incontri di calcio a qualsiasi livello, agonistico o amichevole, calende rizzate e pubblicizzate, compresi gli incontri di calcio disputati all’estero dalle squadre italiane o dalla Nazionale di calcio.
Viene fatto anche divieto di accedere alle aree di parcheggio di auto, pullman ed altri mezzi di trasporto nel raggio di 500 metri dal perimetro esterno dell’impianto sportivo, essendo luoghi di usuale e probabile teatro di azioni violente in occasione del transito di tifosi.
L’inosservanza del divieto è punita con la reclusione da 1 a 3 anni e con la multa fino a 40mila euro.
Connesso alla tematica dello sport del calcio, la Divisione Polizia Amministrativa ha notificato un provvedimento, emesso dal Questore di Taranto dr. Giuseppe Bellassai, di cessazione dell’attività di un circolo ricreativo ritrovo di tifosi ultrà del Taranto calcio.
Grazie ad una serie di controlli da parte delle Volanti, si è avuto modo di accertare che il circolo era ritrovo abituale di persone pregiudicate (per reati in materia di furto, spaccio e guida senza patente) o pericolose, rappresentando un serio pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica dei cittadini.
Sempre nello stesso circolo, il 28 agosto scorso, i Falchi della Squadra Mobile arrestarono il presidente del circolo per spaccio di sostanze stupefacenti. Nel corso di una perquisizione locale, i poliziotti trovarono dietro al bancone 3 dosi ed un panetto di hashish, per più di 100 grammi, ed una dose aperta di cocaina.
La Squadra Amministrativa ha accertato, inoltre, la mancanza di autorizzazione per l’apertura del circolo per la somministrazione e vendita di alimenti e bevande.
“Questi provvedimenti – sottolinea il Questore di Taranto – sono fondamentali nel percorso di ricostruzione della legalità nel capoluogo jonico, aggredendo la criminalità nei suoi vari e diversi aspetti: dallo spaccio di droga, alla chiusura di luoghi che alimentano il propagarsi dei reati, fino alla chiusura di circoli che sono ritrovo abituale di pregiudicati. La Questura porrà la massima attenzione, oltre che sotto il profilo dell’ordine e della sicurezza pubblica, anche alle fasi che precedeono gli incontri di calcio casalinghi: la finalità è scongiurare il rischio che le tifoserie possano venire in contatto, con un’attività preventiva di vigilanza e di controllo dei luoghi notoriamente conosciuti come ritrovo di gruppi ultras. Si vuole fare in modo che lo sport venga vissuto da quella gran parte di cittadini come reale momento di distensione e di condivisione anche a livello familiare”.
In vista della prossima partita casalinga con il Nardò, verranno predisposti specifici servizi per garantire l’ordine e la sicurezza pubblica al fine di garantire il regolare svolgimento dell’evento sportivo.
A questo proposito, è opportuno ricordare che è vietato introdurre all’interno dell’impianto sportivo, oggetti idonei all’offesa, bandiere, sciarpe o altri mezzi di comunicazione che contengano frasi o singole espressioni estranee alla competizione sportiva ed offensive per le squadre di calcio, nonché striscioni non autorizzati preventivamente.