Intervento del Presidente del Consiglio comunale di Taranto Lucio Lonoce
Mentre si concludono gli esami di maturità, ultimo atto di questo anno scolastico così imprevedibilmente complicato, sento di rivolgere un sentito ringraziamento a tutte le componenti del complesso mondo della formazione. Mi riferisco ai docenti, che hanno continuato a svolgere il loro lavoro, benché in modalità inedita e per niente facile, con le lezioni a distanza, le valutazioni degli allievi, le comunicazioni ai genitori, gli scrutini e, nel caso degli istituti superiori, con gli esami di Stato.
E analogo ringraziamento va al personale amministrativo che ha garantito la continuità delle indispensabili attività di segreteria, continuando a lavorare da casa per lungo tempo con il cosiddetto “smart working”.
Un pensiero grato va anche a tutti quegli studenti (la stragrande maggioranza, a mio avviso) che si sono responsabilmente adeguati alla didattica sul web, privati del fondamentale contatto diretto con i docenti e i compagni di scuola: tranne qualche eccezione, non hanno interpretato la sospensione delle lezioni in presenza come una lunga vacanza, ma hanno sperimentato un modo nuovo di fare scuola con serietà e sacrificio. Sento di ringraziare, a tale proposito, anche tutti quegli enti (pubblici e privati) e le associazioni che hanno donato, spesso con l’ausilio di volontari, strumenti informatici a studenti e istituti scolastici che ne erano sprovvisti, per assicurare a tutti il diritto allo studio, durante il periodo di clausura imposto dalla pandemia.
Infine un grazie sentito alle famiglie che, nella quasi totalità dei casi, non hanno abdicato al proprio ruolo genitoriale in una fase così difficile, sostenendo i propri figli, costretti a rimanere a casa e a studiare con un metodo nuovo (anche a livello universitario), e implementando la forza che deriva dall’imprescindibile binomio formativo scuola-famiglia.
Ora guardiamo tutti con speranza al prossimo anno scolastico. E lo facciamo augurandoci innanzitutto che il Covid 19 non procuri nuovi problemi alla salute pubblica e al sistema sanitario nazionale, ma anche che dal Governo centrale e dal Ministro dell’istruzione giungano indicazioni chiare per la ripresa delle attività didattiche in presenza che, oggettivamente, al momento ancora non ci sono.
Nel frattempo il Comune di Taranto sta facendo la propria parte, intervenendo con largo anticipo sulla messa in sicurezza di tutte le scuole di propria competenza, attraverso lavori di ordinaria e straordinaria manutenzione. E per la sede della facoltà universitaria di medicina e chirurgia, com’è noto, grazie all’intervento della Regione nell’ambito del Contratto istituzionale per Taranto, è stato acquisito il prestigioso edificio che per tanti anni ha ospitato la Banca d’Italia in piazza Ebalia.
Insomma, l’imperativo categorico è quello di lavorare bene, coinvolgendo tutti i livelli istituzionali e le parti sociali, per non farci trovare impreparati alla ripresa delle attività didattiche. Perché il mondo dell’istruzione è una priorità per ogni Paese civile e dobbiamo tutti dimostrare di essere all’altezza del compito che a ognuno di noi viene assegnato, in base al proprio ruolo, in questo delicato e strategico contesto.