Accusa un dolore toracico acuto, molto intenso, associato a una profusa sudorazione. Questo è quello che è accaduto oggi pomeriggio a un uomo, 53enne, mentre era a casa sua a Taranto.
Accanto a lui la moglie, che immediatamente allerta il 118. Dall’altra parte del telefono, in centrale operativa, risponde l’infermiere Alessandro Buonomo, il quale invia immediatamente, dalla stazione “Taranto Nord” al domicilio dell’uomo, un’automedica con a bordo il medico Loredana Martellotta, l’infermiere Angela Salicandro e il soccorritore Carlo Piccinni e un’autoambulanza con a bordo i soccorritori Giovanni Presicci e Michele Tinelli.
I centodiciottisti giungono sul posto dopo 12 minuti dalla chiamata alla centrale operativa. La diagnosi è di infarto acuto del miocardio. Ma proprio mentre gli operatori sanitari stanno somministrando la terapia del caso, il 53enne va in arresto cardiaco. A questo punto non rimane altro che iniziare le manovre salvavita. E dopo 45 minuti di massaggio cardiaco e dopo averlo defibrillato sette volte l’uomo viene ripreso e messo in autoambulanza per essere trasportato all’ospedale “SS. Annunziata”. Ma durante il viaggio, a pochi metri dall’ospedale, qualcosa non va per il verso giusto. Il paziente va nuovamente in arresto cardiaco. Così, gli operatori sanitari del 118 ricominciano nuovamente le manovre salvavita e dopo essere stato defibrillato nuovamente, l’uomo si riprenderà definitivamente.
Il 53enne viene così stabilizzato e affidato ai sanitari del “SS. Annunziata” per il prosieguo delle cure. Adesso il paziente è sveglio, lucido e senza alcun deficit neurologico.
“Si è trattato – commenta il primario del 118 di Taranto, Mario Balzanelli – di un successo pieno. Un successo di squadra e di sistema”.
Cosimo Lucaselli