“Maggiore prevenzione per non abbassare mai la guardia a qualunque età. Soprattutto in un terra come quella di Taranto dove, purtroppo, per le note vicende ambientali occorre garantire assistenza costante”. È il senso della mozione, per la riduzione delle liste di attesa per le mammografie, del consigliere regionale de La Puglia con Emiliano, Giuseppe Turco. La mozione sarà depositata a breve. “Con questa mozione affermiamo un principio basilare: è necessario innanzitutto aumentare la platea per lo screening perché ad oggi sono interessate solo le donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni. E in provincia di Taranto sono 40 mila e gli esami vengono eseguiti ogni 2 anni, quindi in tempi non celeri. Occorre invece estendere lo screening annuale anche alle donne tra 45 fino a 49 (sono circa 20mila) e prolungarlo sino ai 74 anni (altre circa 22mila). Con dati alla mano parliamo di una fetta di popolazione di circa 85mila donne integralmente coperte da una prevenzione costante. Certo sappiamo bene che gli acuti hanno una corsia preferenziale in un arco temporale di circa 10 giorni e sappiamo anche che i pazienti oncologici, già trattati, vengono ormai presi in carico dai centri oncologici regionali. Bene ma non basta se si considera che Taranto dispone di 12 mammografi, che presto diventeranno 14, e che al momento sono spesso sottoutilizzati per carenza di professionisti”. Da qui l’appello del consigliere regionale tarantino: “Se si intervenisse su questa carenza, specialmente sui tecnici di radiologia, noi non solo abbatteremmo le liste d’attesa ma garantiremmo ad un’ampia platea di donne uno screening che porterebbe a diagnosi precoci con ricadute importanti sul benessere della paziente e una riduzione delle spese sanitarie. Ma non solo. La lettura degli esami dello screening, dove si eseguono senza radiologo, sarebbero centralizzate a Taranto dove esiste un centro autorevole con professionalità all’altezza della situazione. Basta davvero poco per garantire una vera prevenzione continua”. |