Il fondato rischio della prossima chiusura del reparto UTIN del SS. Annunziata di Taranto ha generato un comprensibile allarme nella popolazione e registrato le reazioni del mondo politico. Per il commissario cittadino dell’UDC: “L’accorato appello pubblicato sui sociali del neonatologo Giovanni Ciraci, con il quale denuncia la “disattenzione” della politica, nel caso di specie il riferimento non può che essere alla gestione della sanità pubblica da parte della regione Puglia, rappresenta l’ennesima conferma, fatti alla mano, del totale fallimento delle politiche sanitarie targate Emiliano.”
Per l’esponente del partito di Cesa non vi sono dubbi sulle responsabilità politiche:” nonostante il continuo cambio di assessori, e un ampio deficit della spesa sanitaria, i servizi sono al minimo storico con liste d’attesa che continuano ad allungarsi, pronto soccorso dai tempi di attesa biblici, e ora rischio concreto di ulteriori chiusure di importanti reparti ospedalieri, già penalizzati da tagli e accorpamenti lineari.
La fuga dei medici dal servizio sanitario pubblico, che va detto riguarda comunque tutto ili territorio nazionale, non dipende solo dalle migliori offerte economiche (che hanno sicuramente una loro incidenza), ma soprattutto dalle condizioni in cui i medici sono costretti a lavorare. In Puglia questo fenomeno sembra essere più marcato. L’auspico è che si possa individuare una pronta soluzione per evitare l’ennesimo schiaffo alla città di Taranto, già provata, in particolare nei confronti dei più piccoli, dall’aumento di patologie dovute all’inquinamento ambientale. Oltre venti anni di governi regionali di sinistra hanno prodotto un disastro totale, soprattutto in ambito sanitario. Per fortuna siamo ai titoli di coda”.
Il commissario cittadino UDC Taranto
Avv. Francesco D’ Errico