Il Consigliere Perrini (FdI) al fianco degli amministratori locali.
Riceviamo e pubblichiamo una nota del consigliere regionale Renato Perrini :
Da Palagianello a Ginosa ci sono poco più di 25 chilometri, una mezz’oretta. Ma se a doverla ricoprire sono ultra 80enni e allora la distanza può essere enorme se ci si deve organizzare per ottenere la seconda dose di vaccino.
Faccio mia la denuncia del sindaco di Palagianello, Maria Rosaria Borracci e dell’ assessore di Castellaneta Alfredo Cellamare e mi faccio portavoce nei confronti della Asl di Taranto per conoscere i motivi che hanno portato alla decisione di somministrare la seconda dose in un altro centro vaccinale.
Si tratta di persone che nella stragrande maggioranza non sono in grado di guidare, né prendere da soli i mezzi pubblici quindi devono farsi accompagnare da parenti. Insomma una decisione che richiede un’organizzazione extra e che potrebbe convincere alcuni di loro a desistere dalla seconda dose, con tutti i rischi che a quell’età deriverebbero.
Questa la nota del sindaco di Palagianello, Maria Rosaria Borracci:
Una notizia ricevuta poche ore fa mi lascia senza parole: gli anziani ultra ottantenni che avevano ricevuto la prima dose di vaccino a Palagianello, saranno costretti a recarsi a Ginosa per il richiamo!
Un’assurdità alla quale stento davvero a credere perché nel corso della conferenza dei sindaci svolta solo pochi giorni fa, il direttore generale Rossi, il capo dipartimento Conversano e il direttore sanitario Colacicco, ci avevano confermato che i richiami per gli ultra ottantenni si sarebbero svolti nei comuni di residenza (proprio come è avvenuto per la prima somministrazione).
Cosa è successo? Perché si sono rimangiati tutto? Perché hanno cambiato le carte in tavola? Come sindaco di Palagianello, insieme agli altri primi cittadini della provincia di Taranto, sottolineo la nostra massima collaborazione affinché le attività siano svolte in sicurezza: noi vogliamo tendere la mano alla Asl di Taranto, per questo abbiamo messo a disposizione una sede, un supporto logistico e la professionalità dei nostri medici di medicina generale.
Siamo propositivi ed armati di buona volontà, perché non accettate la nostra disponibilità e la nostra massima collaborazione?
Perché non permettete ai nostri ultra ottantenni di ricevere anche il richiamo nel comune di residenza?
Cosa è cambiato dall’ultima conferenza dei sindaci, durante la quale tutti sembravamo sulla stessa lunghezza d’onda?
Non molleremo, attendiamo risposte ma non resteremo con le mani in mano: ci faremo valere in ogni sede affinché i diritti della nostra popolazione, specialmente delle fasce più fragili della nostra comunità, non siano calpestati da scelte scellerate prese in autonomia, senza logica e valide motivazioni.
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