Durante l’illustrazione della delibera del Comparto 32 il dirigente, Arch. Cosimo Netti, rimarcava che il provvedimento ritornava al consiglio comunale a seguito di istanza presentata dalla società F. lli Marchetti Costruzioni con la quale la stessa evidenziava al comune che la sua proposta progettuale, datata 2018, non aveva ad oggi ricevuto un provvedimento espresso di diniego o assenso.
Nello specifico, la proposta presentata dalla società di costruzioni, come emerge dagli atti della delibera, prevede solo la realizzazione di n. 5 contenitori commerciali di fronte l’Auchan per un totale di 26.000 mq di superfice coperta. All’interno del provvedimento, e di tutti gli allegati, non c’è neanche un minimo accenno alle questioni a cui fa oggi riferimento il sindaco sulla stampa in merito al comparto.
Negli atti non c’è alcun richiamo neanche astratto al costruendo ospedale San Cataldo ed ai servizi ad esso necessari. Tra l’altro, l’ospedale non rientra neppure nell’ambito urbano del Comparto 32, per cui non capiamo il motivo per il quale il sindaco si dice contrario alla proposta giunta in commissione, su cui il consiglio è chiamato ad esprimersi, ma ritiene che la delibera vada cambiata per autorizzare sempre sugli stessi suoli altri interventi.
La giustificazione resa dall’amministrazione è che bisogna anticipare i tempi per garantire uno sviluppo ordinato e logico della città. Se occorre anticipare i tempi allora perché il sindaco perde, invece, ulteriore tempo bloccando il Pug, non affidando ancora l’incarico al progettista per la redazione dello strumento urbanistico generale? Perché su quei suoli, abbandonando l’ipotesi commerciale, bisogna preoccuparsi per autorizzare altro prima di far partire il Pug? L’amministrazione recupererebbe tempo facendo partire il Pug per programmare e pianificare lo sviluppo della intera città e non solo di quei suoli.
Il sindaco non risponde a ciò ma afferma, a mezzo stampa, che noi della minoranza non vogliamo consentire di migliorare questa delibera forse per interessi personali. E quali interessi personali potremmo perseguire nel chiedere di far partire lo strumento urbanistico del Pug? Gli interessi personali, al massimo, ci potrebbero essere da parte di chi invece, spinge a tutti i costi l’approvazione di una delibera. Se il primo cittadino si sente legittimato ad imputare ad altri amministratori possibili interessi personali per aver osato nel chiedere spiegazioni su ciò che si intende realizzare, allo steso modo chiunque potrebbe sentirsi autorizzato a farlo e quindi su questa delibera – alla luce di quanto stiamo sentendo finora – sono io a chiedermi: sindaco chi ha davvero interessi personali sul Comparto 32???
Giampaolo Vietri – Caoogruppo FdI al Comune di Taranto