Video intervista al Questore di Taranto
In piazza Maria Immacolata anche il Centro Antiviolenza e gli studenti dell ‘Istituto Vittorino da Feltre
Torna in piazza il progetto “…questo non è amore” della Polizia di Stato. Un camper in piazza Maria Immacolata a Taranto per distribuire materiale informativo e ricevere i cittadini per parlare di donne, di violenza di genere, ma, soprattutto, di come chiedere aiuto alla Polizia di Stato. Nel 2021 registrati 116 femminicidi e innumerevoli denunce di maltrattamenti. Ma molte donne continuano a non denunciare.
In piazza anche il Questore di Taranto dott. Massimo Gambino che abbiamo intervistato:
In piazza Maria Immacolata, accanto agli uomini e le donne della Polizia di Stato, presente anche la psicologa Cristina Pulpo del centro antiviolenza, sostegno donna di Taranto… “Oggi siamo in piazza accanto alla Polizia di Stato, perché è una giornata importante per rivendicare la lotta alla violenza di genere. E’ certamente un lavoro in sinergia fra forze dell’ordine, servizi sociali, centri antiviolenza, perché la donna può essere aiutata solo lavorando tutti insieme, in rete. Quindi abbiamo ritenuto importante esserci, qui, oggi, per sensibilizzare e promuovere una cultura di non violenza sulle donne”.
Lo scorso anno sul territorio sono stati registrati circa 120 femminicidi su tutto il territorio nazionale, avvenuta nella maggior parte dei casi in ambiti familiari… “Sì. La maggior parte delle violenze sono domestiche. Avvengono appunto subite violenze fisiche, economiche, psicologiche. Questo perché la violenza ha varie sfaccettature. E’ per questo avviene soprattutto in famiglia, da mariti, compagni, fidanzati e a volte fra fratelli o da padri. E’ quindi un discorso di violenza sistemica, chge comprende tanti ambiti. E nella stessa famiglia a volte non si è sicuri. C’è stato un incremento anche nel periodo del Covid, per le condizioni di isolamento che già di per sé sono condizioni di stress. Chi si trovava già in condizioni di violenza, sicuramente ha subito un’esacerbazione del fenomeno”.
Importante la diffusione della cultura del rispetto della donna che deve cominciare in famiglia e proseguire a scuola. Interessante a tal proposito la presenza di studenti del Vittorino da Feltre. Abbiamo sentito la professoressa Cinzia Serrani che li accompagnava.
foto Ruggieri Svetlana
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