Richiamato l’art. 54 della Costituzione: monito ai promotori della mozione
Questa sera diretta Facebook (Facebook.com/oltreilfatto) con il segretario provinciale di CON Francesco Andrea Falcone
“Sono sereno perché ho servito la mia comunità con onore e disciplina. Continuerò a fare ciò che ho sempre fatto: il bene della mia città!“
Questo l’incipit dell’intervento conclusivo di Piero Bitetti dopo l’approvazione della mozione che lo ha fatto decadere dalal carica di presidente del consiglio comunale.
La democrazia vive di regole, di leggi, di prassi, di procedure. Quando si forzano le regole, la vita democratica ne risente e a pagarne le conseguenze sono i cittadini.
Guai a pensare che siano sufficienti i voti per governare. Non a caso c’è chi ha parlato di “dispotismo della maggioranza” per segnalare un pericolo che possiamo riassumere in questi termini: chi detiene il potere convive sempre con la tentazione di abusarne.
Per scongiurare questa deriva, assai pericolosa, vige il principio della separazione dei poteri; non solo: esistono pesi e contrappesi e meccanismi tali da garantire alle minoranze di svolgere il fondamentale ruolo di controllo e verifica dell’attività di governo. A tutti i livelli istituzionali, è questo lo schema che si adotta per provare a limitare i danni che possono provocare tutti coloro che scambiano le istituzioni per un bottino di guerra.
Ma al di là dei tecnicismi e dei regolamenti, la democrazia si pratica soprattutto con i comportamenti. Sotto questo profilo, chi amministra dovrebbe nutrire il massimo rispetto verso chi, in buona fede, avanza critiche e, al contrario, assegnare scarso peso alle espressioni di giubilo e di imbarazzante conformismo dietro i quali, molto spesso, si celano interessi personali e un puro istinto di sopravvivenza politica.
Fidatevi: gli elettori non sono stupidi, guai a sottovalutarne l’intelligenza. Ad ogni modo, non spetta a me giudicare, non ora almeno. C’è un tempo per ogni cosa.
Ciò che vale veramente – ecco la bellezza della democrazia – è il giudizio dei cittadini, nel nostro caso dei tarantini. E a quello nessuno può sfuggire.
In questa circostanza, mi limito a fare solo una considerazione: triste è il destino che attende un’amministrazione – qualunque essa sia – quando gode del consenso nelle stanze del potere ma suscita disprezzo e disaffezione nel cuore delle persone.
Le elezioni servono proprio a questo: a certificare come stanno le cose.
Qualcuno potrebbe pensare che questo sia per me un brutto giorno. Credetemi: non lo è! Accetterò infatti con serenità il responso della votazione. Ovviamente tutta questa vicenda sarà oggetto di un attento approfondimento ma questo aspetto sarà discusso a tempo debito nelle sedi opportune.
Ciò puntualizzato, ciò che conta è il bene della città, non il mio destino politico. Ho sempre offerto il mio contributo per risollevare le sorti della nostra comunità, continuerò a farlo con la stessa passione di sempre.
Soprattutto, ci tengo a farvi sapere che sono sereno perché so di aver rispettato, con tutti i miei limiti, che pure riconosco, l’articolo 54 della Costituzione che, tra l’altro, recita così: i cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore.
Mi auguro con tutto il cuore che possiate affermare la stessa cosa anche voi.
Buon lavoro a chi prenderà il mio posto.
Piero Bitetti
Di seguito la dichiarazione del Presidente regionale del Movimento Politico CON, Alessandro Delli Noci.
“Nessun motivo reale, nessun interesse e responsabilità nei confronti della comunità tarantina ma solo dei giochi strategici hanno portato oggi all’approvazione della mozione di revoca dell’incarico di presidente del Consiglio comunale a Piero Bitetti.
Un atto che mi amareggia da un punto di vista umano e che ritengo inaccettabile da un punto di vista politico, sia perché viola i principi di convivenza democratica sia perché rappresenta plasticamente tutto ciò che la buona politica non dovrebbe essere.
La politica si occupa delle persone, dei loro bisogni, delle comunità e del loro sviluppo, la politica non è gioco strumentale e interessato e mai dovrebbe sovvertire la volontà espressa dai cittadini.
Ringrazio Piero Bitetti per il grande lavoro svolto in una città che non merita di vivere e assistere a siparietti politici poco edificanti, e che ha bisogno di impegno, dedizione e visione, tutto quello che Piero ha messo in pratica in questi anni.
A lui va la mia solidarietà e la vicinanza di tutto il movimento politico che rappresento e che, di fronte a questo atto, rompe ogni possibile alleanza con chi oggi rischia di mettere in ginocchio una città centrale per la crescita e lo sviluppo della Puglia intera”.
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