Nota stampa Antonio Paolo SCALERA consigliere regionale (La Puglia Domani)
“Già lo scorso anno posi sul tavolo regionale la questione della crisi del comparto della mitilicoltura a Taranto dovuta essenzialmente alle alte temperature dei mesi estivi. Anche quest’anno le elevate temperature e il surriscaldamento delle acque stanno determinando la moria delle cozza tarantine che muoiono per asfissia in mare, in attesa di essere pescate. La situazione in cui versano i mitilicoltori tarantini, quelli in regola, è molto preoccupante e l’allarme è stato lanciato da tutte le associazioni di categoria che vedono distrutto un lungo lavoro e mesi e mesi di sacrifici. Tra le cause di questa grave crisi vi è anche la presenza eccessiva di prodotto nel secondo seno del Mar Piccolo che è determinato dall’obbligo di trasferimento imposto dall’ordinanza della Regione Puglia del 2012.
La moria delle cozze potrebbe far perdere alle cooperative circa l’80% della produzione, mentre il prodotto coltivato illegalmente nel primo seno del Mar Piccolo è stato già tutto venduto a prezzi inferiore non dovendo sostenere oneri fiscali, né oneri concessori. Inoltre gli ordini di introito emessi dal Comune di Taranto relativi all’anno 2023 stanno costando agli operatori quattromila euro per concessione, una vera tegola per chi ha più concessioni.
Per queste ragioni ho inoltrato un’interrogazione urgente al Presidente della Giunta Regionale Pugliese e all’assessore regionale alla pesca – ha concluso il Vice Presidente della V Commissione consiliare, il Consigliere Regionale Antonio Paolo Scalera (La Puglia Domani) – per sapere:
1) a che punto è la richiesta per la realizzazione nel Mar Grande di un’aera di stoccaggio;
2) quali provvedimenti urgenti si vogliono assumere per dare ristoro alle numerose famiglie che lavorano in questo settore abbreviando i tempi della burocrazia;
3) se è intenzione del Governo regionale pugliese convocare in tempi molto brevi un vertice con tutte le altre Istituzioni interessate per affrontare questa emergenza che incide profondamente sull’economia di un’intera città.
Mi auguro che in tempi rapidi si giunga ad una concreta soluzione perché la città di Taranto non può continuare a rimanere inascoltata.”
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