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    Va in arresto cardiaco mentre era in spiaggia

    DiRedazione

    Lug 27, 2024
    Ambulanza Taranto

    Balzanelli (Sis 118): “Due sono le risorse più efficaci in quelle poche decine di secondi: un massaggio cardiaco immediato ed ininterrotto, che deve essere iniziato al massimo entro i primi 3 minuti dall’insorgenza, e la scarica elettrica del defibrillatore, la quale, quando indicata, deve essere auspicabilmente erogata entro i primi 5 minuti”

    E così è stato. Infatti, determinante è stato l’immediato soccorso degli astanti e del personale dello stabilimento balneare

    PULSANO (TA) – Ore 16 circa del 25 luglio 2024: doveva essere una tranquilla e rilassante giornata al mare per Francesco (nome di fantasia). Stava per tuffarsi in acqua, ma qualcosa è andato storto. Un malore lo ha colto all’improvviso e poi il suo cuore ha smesso di battere. Ma nonostante la criticità della situazione, il personale dello stabilimento balneare non si è perso d’animo.

    Parte la corsa contro il tempo. I bagnini iniziano il massaggio cardiaco, ma nulla. Poi 4 scariche di defibrillatore. E Francesco, 34enne, ricomincia a dare cenni di vita, il suo cuore ha ripreso a battere.

    Il 118, nel frattempo allertato, è arrivato comunque in tempi brevi. Ma il massaggio cardiaco praticato dal personale dello stabilimento balneare è stato senza dubbio determinante affinché Francesco potesse risvegliarsi senza alcun esito neurologico invalidante. Ed è per questo che è fondamentale saper soccorrere il paziente in arresto cardiaco, immediatamente, all’insorgere dell’evento. Questo è quello che sostanzialmente sostiene da sempre il presidente nazionale della Sis 118 e primario del Sistema 118 di Taranto, Mario Balzanelli… “Un arresto cardiaco improvviso che, come in questo caso può verificarsi anche in giovanissima età, distrugge l’encefalo, e quindi uccide, nel giro di pochi minuti, 3 o 4 al massimo.

    Due sono le risorse più efficaci in quelle poche, drammatiche, decine di secondi: un massaggio cardiaco immediato ed ininterrotto, che deve essere iniziato al massimo entro i primi 3 minuti dall’insorgenza, e la scarica elettrica del defibrillatore, la quale, quando indicata, deve essere auspicabilmente erogata entro i primi 5 minuti.


    È tutto ciò che è successo oggi, meravigliosamente messo in pratica dai primi soccorritori occasionali che hanno soccorso il giovane paziente incominciando subito le manovre rianimatorie e defibrillando 4 volte, di cui l’ultima con successo. A questi primi soccorritori esprimo i miei più entusiasti complimenti. Il nostro equipaggio SET 118, all’arrivo, ha trovato un soggetto incosciente, con cuore battente e respiro spontaneo. Quanto accaduto è di importanza straordinaria, perché sostanzia con evidenza schiacciante la fondatezza dei nostri sforzi pluridecennali, a livello locale, regionale e nazionale, perché ogni vittima di un arresto cardiaco improvviso riceva un primo soccorso immediato potenzialmente salvavita da comuni cittadini addestrati, in grado di fare la differenza e di salvare innumerevoli vittime prima che, per quanto molto veloci, come a Taranto, arrivino sul posto gli equipaggi del SET118. Al giovane ragazzo rianimato con successo porgo gli auguri di pronta e completa guarigione”
    .

    Il 34enne è stato poi trasportato all’ospedale “SS. Annunziata” di Taranto per gli accertamenti del caso. Adesso sta bene e non ha riportato alcun esito neurologico.

    Redazione

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