Dichiarazione stampa del consigliere regionale Vincenzo Di Gregorio (PD), presidente II Commissione consiliare Regione Puglia
“Taranto non può perdere altri posti di lavoro, non può perdere un altro pezzo del suo tessuto produttivo. Con l’Hiab di Statte la storia si ripete. Le aziende si insediano sul nostro territorio, consolidano la produzione e la posizione di mercato grazie alla professionalità dei lavoratori tarantini, poi vanno via trasferendo ricchezza e know how in altre aree del paese o all’estero.
Ora sui 102 lavoratori di Hiab incombe la cassa integrazione e l’annunciata volontà aziendale di chiudere lo stabilimento di Statte, non per crisi ma per un mero calcolo di convenienza derivante dal trasferimento delle attività produttive in provincia di Bologna.
Un’altra crepa si apre nel sistema industriale della provincia ionica già profondamente segnato dalla crisi dell’appalto Ilva e Arsenale, dalla vertenza Leonardo, dalle difficoltà del porto. Una situazione che, forse, andrebbe analizzata e affrontata in una logica di sistema e non per singole vertenze. Occorre muoversi su un doppio binario: la soluzione delle emergenze e, in parallelo, la programmazione di nuove politiche di sviluppo. Per farlo servirebbe un governo più attento alle esigenze ed ai bisogni del Mezzogiorno d’Italia, invece di un esecutivo che tenta di fare a pezzi il Paese”.