Intervento del Gruppo consiliare FdI al Comune di Taranto, Giampaolo Vietri e Tiziana Toscano
“Dopo il nostro voto contrario sulla manovra di assestamento di bilancio non possiamo non ritornare sull’argomento in quanto il comune di Taranto raschia il fondo del barile delle casse comunali per oltre 11 milioni di euro rastrellati tra spese già programmate per interventi pubblici che ora non troveranno attuazione. Questa pesante manovra apportata dall’amministrazione comunale pregiudica così gli obbiettivi di gestione prefissati in fase di approvazione del bilancio di previsione. Tra mutui da pagare, adeguamenti Istat di cui ci si accorge solo ora ed ancora nuovi debiti fuori bilancio il comune invia una nuova ondata di accertamenti Tari ai cittadini nell’ulteriore tentativo di fare cassa nonostante migliaia di accertamenti riferiti agli ultimi cinque anni già inviati ai tarantini nei mesi scorsi. La partita economica più pesante approvata con l’assestamento però deriva dalla disastrosa gestione del ciclo dei rifiuti i cui costi aumentano per altri 4 milioni di euro per quest’anno e per altri 11 milioni che i tarantini pagheranno per i prossimi sei anni. La responsabilità di questi ulteriori costi è del comune che non riesce a far decollare la raccolta differenziata ma anche della regione Puglia competente in materia di regolamentazione dello smaltimento e trattamento dei rifiuti. La Regione Puglia infatti lasciando inattuati i Piani Regionali di Gestione dei Rifiuti Urbani del 2013 e del 2021 non realizzando gli impianti necessari previsti per chiudere il ciclo dei rifiuti ha causato questi 15 milioni di euro di ulteriori costi che pagheranno i tarantini. Tra il comune incapace di adottare un servizio di raccolta differenziata efficiente e l’inadempienza della regione queste ingenti risorse incideranno negativamente sulle casse comunali di questo esercizio finanziario e negli anni a venire con il conseguente ulteriore aumento della Tari a carico dei cittadini. Questo assestamento però temiamo non sia l’ultima operazione corposa di riequilibrio dei conti di quest’anno visto che emergono già altri debiti fuori bilancio da regolarizzare. Questo è il frutto di un bilancio approvato in fretta dall’amministrazione comunale senza la partecipazione e la condivisione delle forze sociali, associative e datoriali della città. La città viene chiamata solo per pagare il conto della spesa”.