Sarebbe una buona notizia quella emersa sulla nomina dei responsabili unici dei progetti (ai sensi del nuovo codice degli appalti con la legge 36/23) se non fosse che le persone nominate sono esattamente le stesse nominate per tutti gli altri progetti da diverse centinaia di milioni che il Comune dovrebbe realizzare a Taranto entro il 2026.
Queste nomine danno la cifra esatta di come l’amministrazione agisce con poco interesse verso il lavoro dei dipendenti comunali.
Il Comune di Taranto è infatti dotato di un solo dirigente tecnico (sarebbe opportuno che siano almeno 3 stando all’attuale macrostruttura) e ormai pochissimi tecnici di categoria C e D.
Su queste poche persone, tutte competenti, serie e dedite al lavoro, sono distribuite le responsabilità di decine di progetti e cantieri in corso, molti dei quali già in forte ritardo, o ancora in fase di avvio (ormai in ritardo prima ancora di partire), proprio a causa della mancanza di personale tecnico.
Che senso ha, quindi, aumentare il carico di lavoro di queste persone? Nessuno, se non quello di svelare un ipotetico bluff sui tempi di realizzazione delle opere o, viceversa, su ulteriori ritardi e blocchi per tutte le altre opere.
È evidente il gioco del Commissario nello scaricare al Comune le responsabilità di eventuali ritardi o mancanze. Come anche il fatto che abbia “ricevuto” tutti i progetti: esattamente gli stessi di un anno fa, eccetto lo stadio, scartato proprio per la cifra elevata, salvo poi, quello nuovo a firma Commissario, essere ancora più costoso di quello precedente.
Bluff o comica non si sa, fatto sta che il Comune non dice una parola su tutto questo per evidente collaborazione politica con il centro destra: nessuno tocchi Lega e Fratelli d’Italia, e quindi Fitto, Iaia e il Commissario Ferrarese. E va bene comunque, noi andiamo oltre e auspichiamo la corretta realizzazione dei Giochi del Mediterraneo e di tutto il resto.
Un’amministrazione attenta e produttiva però non perderebbe tempo in letterine infantili ma si occuperebbe con urgenza di variare il piano del fabbisogno per aggiungere tecnici su tecnici al comune, un dirigente 110 tecnico e non amministrativo, e soprattutto dovrebbe avere il coraggio di dire no alle cose che oggettivamente sono impossibili o dire alla città a quale cantiere si rinuncia per prediligere quelli dei Giochi.
Ma lo abbiamo visto, per loro sembra più opportuno concentrarsi sugli editoriali che sul lavoro politico e istituzionale. E allora il lavoro lo facciamo noi al posto del Gabinetto sindaco: servono più personale, più personale tecnico e più lavoro politico per salvare Giochi, cantieri e migliorare i servizi del Comune, asili nido docet.