Condanna all’unanimità, solidarietà alla senatrice Mieli, forme di antisemitismo acute. Ecco chi dovrà pagare
Un’inchiesta giornalistica, dotata di telecamere nascoste, abilmente infiltrate in un circolo di Gioventù Nazionale, che ha ripreso chat, video, frasi antisemite, saluti hitleriani. Non mancano le reazioni. Tuonano sempre quando sono colti con le mani nel sacco.
Un vecchio gioco politico impone sempre le stesse regole: è colpa dell’avversario che mi attacca, mai mia. Ma una politica matura potrebbe cominciare a guardare nel proprio piatto. Meno mani alzate, meno tesi accusatorie, più responsabilità, più pragmatismo. Adesso ce l’abbiamo fatta ad ottenere la condanna unanime. I big del centrodestra, a partire da alte cariche come il Presidente del Senato Ignazio La Russa hanno definito “inaccettabili” le parole pronunciate nelle chat che sono state estrapolate direttamente dall’inchiesta nel circolo di Gioventù Nazionale. Si potrebbe condurre un gioco accusatorio a oltranza nei confronti di chi ha avviato l’inchiesta – e su certi versi Donzelli lo sta facendo bene – oppure “deradicalizzare” quelle forme di antisemitismo e odio ancora esistenti (in tutti i partiti) per purificare il contesto di militanza e ottenere la fiducia dell’opinione pubblica. Così unanime la condanna di La Russa:”Frasi che vanno contro i valori del nostro partito, fermamente radicati nei principi della democrazia, della libertà e del rispetto della dignità umana. Esprimo totale e ferma condanna verso ogni forma di razzismo e antisemitismo che sono da sempre agli antipodi dei valori a cui ho ispirato il mio impegno politico” – ha commentato il senatore. Segue Donzelli, parlamentare di Fratelli d’Italia:”Nessuno spazio in Fratelli d’Italia per razzisti, estremisti e antisemiti. Sono inaccettabili, nonostante le modalità con cui sono state carpite e divulgate, le frasi che si sentono in filmati diffusi oggi che riprendono militanti del nostro partito usare un linguaggio incompatibile con i valori di riferimento del nostro movimento politico.”
Un cambio di rotta?
Un cambio di rotta sembra essersi stagliato all’orizzonte. Il commento del giornalista politico Severgnini ha indicato un progresso da parte di quella fetta conservatrice del centrodestra, ora più ampiamente schierata nel blocco europeo. Dopo un turbolento viaggio, dal movimento sociale all’attuale Fratelli d’Italia, la Premier sa che non può alzare troppo il gomito in ambito internazionale. Un punto fermo – ha ancora suggerito la critica – è rappresentato dal mancato confronto pubblico con la vicenda estremista. Un pagamento, quello della sola Flaminia Pace, che suggerisce alla stampa una volontà politica di scaricare tutto su un soggetto.
Quando la Pace, che si sarebbe con buona probabilità candidata alle amministrative di Roma, non è la sola ad assumere atteggiamenti nostalgici. Elementi tutti ben visibili nell’inchiesta di Fanpage. Come se la Premier, voltandosi indietro, avesse desiderato riproporre un atteggiamento di stampo antieuropeo. Atteggiamento che già assunto dalla Lega – con i post di Matteo Salvini indicanti più Italia e meno Europa – non porterebbe a nessuna proposta concreta.Badi bene il centrodestra all’occasione che ha di fronte. Un bivio: cambiare davvero l’Europa, e quindi portare il Parlamento Europeo ad una maggioranza a trazione conservatrice – popolare, oppure riproporre minestre riscaldate e condurre una perenne opposizione. Sfida, questa, che decreterà il futuro lavoro di Meloni in Italia.