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    Quella dei legami emotivi non risolti, specie con i genitori e dopo con i partner, e delle chiusure mancanti è una tematica molto profonda e universale.

    I “movimenti interrotti” rappresentano quelle relazioni o esperienze emotive che non hanno avuto una conclusione adeguata. La necessità di un ultimo abbraccio, di parole non dette, o di esprimere i sentimenti non comunicati riflette un bisogno umano di chiusura, di completare un ciclo emozionale per poter andare avanti.

    Quando queste chiusure non avvengono, rimaniamo intrappolati in una sorta di limbo emotivo. I movimenti d’amore interrotti possono portare a un continuo cercare risposte o soddisfazioni in altre persone o situazioni, spesso in modo inconscio, si può anche sfociare in vari tipi di dipendenze, da quelle affettive passando per le sessuali per giungere a quella da sostanze. Tutto questo può influenzare negativamente le nostre future relazioni, perché cerchiamo di riempire vuoti che non hanno nulla a che fare con i nuovi partner o con le nuove esperienze.

    La difficoltà nel lasciar andare chi ci ha lasciato, nel perdonare chi ci ha ferito, evidenzia quanto sia cruciale per il benessere emotivo affrontare e risolvere queste ferite. Senza una chiusura adeguata, rimaniamo con un bisogno insoddisfatto che, pur non sempre evidente, cercherà di manifestarsi in vari modi, spesso complicando ulteriormente la nostra vita emotiva e le nostre relazioni future.

    Si rende necessario riflettere sull’importanza di riconoscere questi bisogni e di trovare un modo per soddisfarli al meglio in modo pacificatore e mai ostile verso se o gli altri, anche se le circostanze originali non permettono una chiusura diretta. Questo potrebbe significare trovare altre forme di risoluzione, come attraverso la riflessione personale, il dialogo interiore, o il supporto di un professionista o metodologie come le Costellazioni Familari.

    La consapevolezza di questi bisogni può essere il primo passo verso la guarigione e la capacità di muoversi oltre , verso nuove esperienze e relazioni più sane e complete.

    Foto di lisa runnels da Pixabay

    Egidio Francesco Cipriano

    Già docente a contratto presso le Università di Teramo e di Chieti, inizia la sua attività lavorativa e di ricerca nell’ambito delle nuove tecnologie e nello sviluppo di strumenti software intelligenti, diventa Presidente della Società delle Scienze Informatiche e Tecnologiche e si occupa di Cybersecurity, CyberIntelligence e CyberCrime; è autore di diversi testi, quali “Bullismo e Cyberbullismo – Comprendere per Prevenire” per Amazon, Eucip Business & System Analyst per i tipi di Hoepli e altri; ben presto realizza che l’informatica si pone spesso come una riduzione di quello che l’uomo suppone essere la struttura della sua mente. Inizia così i suoi studi negli USA e in Italia, in ambito psicologico della comunicazione, della psicogenealogia di Annè Ancelin Schützenberger e della PNL non trascurando la Psicologia Analitica di C.G. Jung e le Costellazioni Familiari secondo Bert Hellinger. Laureatosi in Psicologia oltre che in Scienze Pedagogiche consegue in seguito tre master universitari di specializzazione in “Mediazione Familiare e negoziazione del conflitto”, “Psicologia dello Sviluppo e dell’Educazione” e “Didattica avanzata”. Si specializza in psico teatro per adulti e bambini ed elabora un sistema di Mindfulness transgenerazionale. Negli anni tra la sua esperienza in New York e quella in Italia pratica e si certifica come facilitatore di Terapia Cranio Sacrale e Traumatic Incident Reduction per il trattamento del PTSD (Post Traumatic Stress Disorder). Si specializza nella rilevazione del Disturbo Narcisistico di Personalità e nel supporto e recovery delle persone codipendenti da narcisisti ("vittime") . Ha ricoperto il ruolo di E-learning Manager presso la ASL di Taranto progettando e gestendo percorsi formativi in ambito sanitario. E' attualmente vicepresidente dell'associazione Aps Art 21 e presiede il comitato tecnico scientifico dell'osservatorio permanente sulla disabilità (Osperdi) occupandosi anche di Assistive Technology come supporto alle persone diversamente abili.

    Di Egidio Francesco Cipriano

    Già docente a contratto presso le Università di Teramo e di Chieti, inizia la sua attività lavorativa e di ricerca nell’ambito delle nuove tecnologie e nello sviluppo di strumenti software intelligenti, diventa Presidente della Società delle Scienze Informatiche e Tecnologiche e si occupa di Cybersecurity, CyberIntelligence e CyberCrime; è autore di diversi testi, quali “Bullismo e Cyberbullismo – Comprendere per Prevenire” per Amazon, Eucip Business & System Analyst per i tipi di Hoepli e altri; ben presto realizza che l’informatica si pone spesso come una riduzione di quello che l’uomo suppone essere la struttura della sua mente. Inizia così i suoi studi negli USA e in Italia, in ambito psicologico della comunicazione, della psicogenealogia di Annè Ancelin Schützenberger e della PNL non trascurando la Psicologia Analitica di C.G. Jung e le Costellazioni Familiari secondo Bert Hellinger. Laureatosi in Psicologia oltre che in Scienze Pedagogiche consegue in seguito tre master universitari di specializzazione in “Mediazione Familiare e negoziazione del conflitto”, “Psicologia dello Sviluppo e dell’Educazione” e “Didattica avanzata”. Si specializza in psico teatro per adulti e bambini ed elabora un sistema di Mindfulness transgenerazionale. Negli anni tra la sua esperienza in New York e quella in Italia pratica e si certifica come facilitatore di Terapia Cranio Sacrale e Traumatic Incident Reduction per il trattamento del PTSD (Post Traumatic Stress Disorder). Si specializza nella rilevazione del Disturbo Narcisistico di Personalità e nel supporto e recovery delle persone codipendenti da narcisisti ("vittime") . Ha ricoperto il ruolo di E-learning Manager presso la ASL di Taranto progettando e gestendo percorsi formativi in ambito sanitario. E' attualmente vicepresidente dell'associazione Aps Art 21 e presiede il comitato tecnico scientifico dell'osservatorio permanente sulla disabilità (Osperdi) occupandosi anche di Assistive Technology come supporto alle persone diversamente abili.

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