L’amministrazione comunale chiede ai cittadini di raccogliere 5.000 euro per dotare di filodiffusione il Moscati
AVVIATA RACCOLTA FONDI PER L’OSPEDALE ONCOLOGICO DI TARANTO
In attesa di risorse umane ed economiche che tardano ad arrivare, la sanità ionica potrebbe ricevere un significativo aiuto per svolgere la sua importantissima funzione grazie ad una lodevole iniziativa. Ad esserne promotrice è l’assessore comunale Angelica Lussoso che, in rappresentanza dell’Amministrazione guidata dal Sindaco Rinaldo Melucci ed in collaborazione con l’ASL di Taranto, annuncia l’avvio di una raccolta fondi destinata all’Ospedale Oncologico “Moscati” di Taranto. L’obiettivo è quello di raccogliere almeno 5.000 euro per garantire a chi ha bisogno di cure non solo assistenza ed i servizi essenziali necessari, ma anche ambienti in grado di rendere meno austeri i tempi di permanenza degli stessi pazienti e di loro eventuali accompagnatori. Infatti, grazie ai proventi della raccolta fondi si provvederà ad installare nelle sale in cui vengono somministrate le terapie un sistema di filodiffusione consentendo in tal modo l’ascolto di musica durante i periodi di attesa. Ma non solo. Si realizzerà all’interno del nosocomio una libreria con apposito spazio di lettura.
Il territorio tarantino, già fortemente penalizzato dagli effetti di una produzione industriale ancorata a vecchi modelli economici non più sostenibili, necessita di una sanità efficiente e sempre più vicina all’utenza, una sanità che possa contare su un sostegno concreto per migliorare le condizioni di cura e assistenza. “Questa raccolta fondi rappresenta un passo importante per garantire ai pazienti oncologici di Taranto non solo le terapie e l’assistenza di cui necessitano, ma anche iniziative in grado di alleggerire sia i tempi di permanenza in ospedale sia i percorsi di cura” ha dichiarato l’assessore Lussoso. “Invitiamo tutta la comunità a partecipare e a contribuire per raggiungere quello che si rivelerebbe un risultato fondamentale. L’Ospedale Oncologico di Taranto svolge un ruolo cruciale nel fornire trattamenti specialistici a coloro che sono affetti da patologie tumorali, ma le risorse attuali non sono sufficienti a coprire tutte le necessità. La raccolta fondi si propone di iniziare a colmare queste lacune, offrendo un supporto tangibile ai pazienti e al personale medico.”
Non tutti hanno accolto questa iniziativa favorevolmente; il prof. Rondinelli (Liberdem) con un post sul suo profilo Facebook si dice abbastanza contrariato:
“La mia città è senza una guida politica da 7 anni e il mio quartiere, Tamburi , attaccato all’Ilva, dove sono nato e ho vissuto i miei primi 18 anni è la periferia più trascurata, devastata. Oggi ci sono andato per ritirare una raccomandata e sono stato male, ho visto morte, malattia e degrado. Questo ho visto. C’era una volta un popolo felice di 35 mila persone, due cinema, tre parrocchie, negozi di ogni genere e la domenica mattina in via Orsini, il salotto buono, c’era il passeggio. Nessuno andava in centro perché ai Tamburi c’era più vita. Famiglie giovani e tanti bambini, 3 scuole elementari, due scuole medie e un istituto superiore. A due passi il fiume Galeso, un paradiso terrestre. Quattro mercati, tre banche, 5 ristoranti e almeno 10 pizzerie. 3 campi di pallone. L’odore del carbone, del minerale di ferro e dei camini industriali erano profumi di ricchezza. Vedere oggi i Tamburi così mi ha crepentato il cuore. Ho ritirato la raccomandata, era una multa,………e la Vespa GT 300 mi ha portato nel campetto di calcio teatro di mille partite, ho visto erbacce e munnezza, degrado totale. Son tornato a casa, ho acceso la tv sul 15 e il buon Walterino (il collega Baldacconi) mi ha detto che il Ministro Urso a ottobre verrà a cazzare il bottone per far ripartire la fabbrica che, venduta agli indiani, produrrà 5 milioni di tonnellate di acciaio senza cambiare tecnologia. Mia sorella ha venduto 90 m² in via Galeso a 16 mila euro. Trent’anni di sacrifici per comprarla. Poi ho letto che il Comune ha organizzato una colletta popolare di 5 mila euro per mettere la musica nella sala ospedaliera del Moscati dove i nostri malati fanno la chemio. Con un bilancio comunale dove avanzano 13 milioni questi “politici” chiedono ai cittadini malati o prossimi alla malattia ben 5 mila euro per la filodiffusione nel reparto di oncologia e mi sono chiesto allora quale musica può aiutare un malato di cancro mentre nelle sue vene scorre il veleno chimico ? Classica o pop ? Beethoven Mozart o Pink floid ??? Vivaldi ? Godot di Lolli o la ballata del Michael di De Andrè ? Chi sceglierà la musica adatta per chi sa che deve morire ? Il mio amico Massimiliano (Stellato?) o il mio amico Azzaro ? No, forse la mia amica Federica (Simili) o il mio amico tamburrino Odone ? Chi sceglierà la musica ? Ai Tamburi c’è il più alto numero di bambini autistici del pianeta, in rapporto al numero di abitanti, come ha dimostrato la dottoressa Annamaria Moschetti ma il Governo vendendo se ne lava le mani e Michele Emiliano comanda la quarta regione d’Italia per viaggi della speranza dopo Calabria, Basilicata e Sicilia. “
foto realizzata con intelligenza artificiale