No alla facoltà d’uso di AFO2. Nel comunicarlo con una nota ufficiale ArcelorMittal torna a sottolineare l’assenza di proprie resposnabilità e, nel contempo, chiarisce che la fermata di AFO2 può compromettere la sostenibilità del piano industriale. Un modo soft per far capire che potrebbero esserci le condizioni per un disimpegno o in ogni caso una rinegoziazione degli accordi.
Taranto, 31 luglio 2019 – ArcelorMittal prende nota della decisione del Tribunale di Taranto, recapitata a ILVA in AS, di rigettare la revoca del sequestro dell’altoforno 2.
ArcelorMittal, gestore del polo siderurgico, non è parte nel procedimento legale, ma sta comunque approfondendo le ripercussioni che da questa decisione possono derivare per l’operatività dello stabilimento di Taranto.
L’Azienda ha preparato un calendario per la chiusura dell’altoforno 2 come richiesto. Tuttavia ArcelorMittal spera che una soluzione alternativa sia trovata in quanto il funzionamento dell’altoforno 2 è parte integrante della sostenibilità del sito di Taranto.