L’impegno della Polizia di Stato nel progetto “Comunità Sicure”. Contrasto al commercio abusivo, ai furti e ai fenomeni di illegalità diffusa
Ha ripreso a funzionare a pieno ritmo l’articolato dispositivo voluto e predisposto dal questore di Taranto, per il capillare controllo del territorio dell’intera provincia jonica.
Una particolare attenzione è stata dedicata, alle località balneari dei due versanti, orientale ed occidentale, della provincia.
A Castellaneta Marina, le pattuglie hanno effettuato controlli, in particolare, sulle spiagge, finalizzati al contrasto delle attività illecite, senza trascurare gli aspetti legati alla sicurezza della circolazione stradale.
Analoghi servizi sono stati predisposti sull’altro versante della costa. Maruggio, Campomarino, Manduria, San Pietro in Bevagna e Torre Colimena hanno visto le nostre pattuglie e quelle del Reparto Prevenzione Crimine della Polizia di Stato impegnate in posti di controllo su tutto il litorale, preso ormai d’assalto dai numerosi bagnanti.
Più di 300 le persone identificate e oltre 400 i veicoli controllati – grazie anche ai presidi tecnologici che consentono ai nostri mezzi di “leggere” le targhe e di verificare, in tempo reale, la presenza di eventuali irregolarità – e n. 7 quelli sequestrati. Controllate anche 16 attività tra stabilimenti balneari e attività commerciali.
Presidiate costantemente anche le vie del capoluogo. Anche in questo caso, l’obiettivo delle pattuglie è stato quello di prevenire e contrastare ogni forma di illegalità diffusa presente sul territorio. Nell’ambito di tali attività, il personale della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale ha sottoposto a controllo diverse attività commerciali ubicate nel quartiere Tamburi. Una di queste, destinata alla vendita di cibi e bevande, è risultata priva di ogni autorizzazione, sia amministrativa sia edilizia, e, per l’effetto, è stata sottoposta a sequestro preventivo ai sensi dell’art. 321 c.p.p.; sequestrati in via amministrativa, inoltre, i prodotti alimentari destinati alla vendita e l’attrezzatura utilizzata per la preparazione degli alimenti, tra cui frigoriferi, friggitrici e un forno. Sanzionato in via amministrativa anche il gestore dell’attività per complessivi 5000 euro di multa.
I fenomeni di illegalità in campo commerciale, oltre ad avere ripercussioni pregiudizievoli in ambito economico, rappresentano una seria minaccia anche per la salute pubblica. Con questa consapevolezza, i servizi di controllo del territorio si sono concentrati anche sul contrasto al tanto radicato quanto pericoloso fenomeno della vendita di mitili al di fuori di ogni catena di tracciabilità del prodotto.
Incalzante, sotto questo aspetto, l’attività del personale del Commissariato “Borgo”, coadiuvato dalla Guardia Costiera e da personale della ASL, che, nel corso di mirati servizi, ha denunciato e sequestrato centinaia di chili di mitili “non tracciati” destinati alla vendita.
Particolarmente interessata dai controlli, la zona della banchina di via Garibaldi, in Città Vecchia, dove le pattuglie hanno proceduto al controllo di un chiosco dedito alla vendita abusiva di mitili. Circa un quintale di prodotto, esposto alla vendita in condizioni igieniche del tutto precarie, veniva sequestrato e distrutto immediatamente mediante compattatore AMIU e il proprietario dell’attività veniva deferito per il reato di commercio di sostanze alimentari nocive.
Altri 200 chilogrammi di mitili, anche in questo caso privi di certificato di tracciabilità, sono stati sequestrati e distrutti a seguito di un controllo ad altra attività commerciale di prodotti ittici ubicata sulla via Metaponto. Inevitabile, anche in questo caso, per il titolare la denuncia per il medesimo reato.
Nell’ambito delle medesime attività, sono stati, inoltre, controllati e sanzionati n. 3 venditori ambulanti di mitili, soliti stazionare con la propria merce nelle zone di Corso Italia, Viale Magna Grecia e Via Liguria. All’esito di tali attività sono stati sequestrati circa 50 chilogrammi di prodotto ittico vario in quanto conservato a temperatura ambiente ed esposto ai gas di scarico delle auto. Denunciati, inoltre, i soggetti sorpresi ad esercitare l’illecita attività.
Nel corso delle attività di controllo, i poliziotti hanno riscontrato, inoltre, delle manomissioni agli impianti della rete elettrica. In particolare, a seguito di un controllo all’interno di un caseificio nel quartiere Tamburi, sono stati denunciati due soggetti per furto aggravato di energia elettrica con un danno stimato in circa 30.000 euro.
Intenso, inoltre, l’impegno profuso nel corso del fine settimana, che ha visto gli agenti di via Palatucci impegnati in posti di controllo nella zona del “Borgo” e delle località della costa ove insistono locali che richiamano centinaia giovani. Fermati e controllati, decine di veicoli, in particolare ciclomotori e motocicli, per 9 è scattato il provvedimento di fermo amministrativo / sequestro per violazioni delle norme relative all’uso del casco e alla mancanza della copertura assicurativa.