Tre denunce per sfruttamento del lavoro e la sospensione dell’attività di un’azienda agricola per aver impiegato più del 50% dei lavoratori presenti: è l’esito del servizio anticaporalato svolto dalla Squadra Mobile di Taranto, in collaborazione con l’Ispettorato del Lavoro di Taranto e l’Asl.
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In una masseria costituita anche da un caseificio in Manduria, contrada CampoFreddo, i poliziotti hanno trovato intenti al lavoro otto braccianti agricoli, di varie nazionalità, dei quali quattro sono risultati sprovvisti di regolare contratto di lavoro.
Si è accertato che i braccianti svolgevano turni di lavoro giornalieri di 12-13 ore per l’intera settimana senza beneficiare del previsto riposo, con paghe ben al di sotto dei livelli contrattualmente previsti.
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Gli alloggi a loro destinati, attigui alla stalla, sono stati dichiarati dal personale sanitario in pessime condizioni igienico-sanitarie,per la presenza di muffe e l’ assenza di servizi minimi per la cura della persona.
Lo stesso per gli ambienti adibiti al caseificio, con numerose violazioni alla vigente normativa in materia di igiene e sicurezza sul lavoro.
All’esito dei controlli, la 39enne titolare dell’azienda agricola, il marito di 41 anni ed il suocero 61enne pregiudicato sono stati denunciati per sfruttamento del lavoro.
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