Confindustria chiede tempo e modifiche; no alla chiusura dell’Ilva
Se la UILM di Taranto chiede la chiusura dello stabilimento (QUI), Confindustria a livello nazionale scrive al primo ministro Conte per chiedere alcuni aggiustamenti che, probabilmente, potrebbero causare uno slittamento dell’entrata in vigore degli ultimi provvedimenti, annunciati in tarda serata sabato 21.
Tra i 5 punti indicati dal presidente Boccia, la richiesta di non fermare le industrie: “consenta la prosecuzione di quelle attività che non possono essere interrotte per ragioni tecniche: ad esempio quelle riguardanti gli impianti a ciclo continuo e a rischio incidente”: il rischio è un “pregiudizio alla funzionalità degli impianti”. Chiudere ora per non riaprire più. Si chiede anche “la continuità delle attività strategiche per la produzione nazionale”: strategiche, non solo essenziali. “
Anche se non c’è il nome è evidente che tra le industrie a ciclo continuo e a rischio incidente è compresa sicuramente l’ex Ilva.
Purtroppo aumenta la confusione tra annunci, decreti non pubblicati, ordinanze di Ministeri, Regioni e Comuni.
foto: il presidente di Confindustria