Il personale della Squadra Mobile di Taranto ha notificato ad un 32enne tarantino l’ordinanza di divieto di avvicinamento alla persona offesa.
Le indagini sono partite dalla denuncia che una donna ha presentato alla Squadra Mobile lo scorso mese di agosto, raccontando di essere vittima del suo ex compagno che, dopo la decisione di terminare la loro relazione sentimentale, aveva assunto atteggiamenti sempre più aggressivi.
I comportamenti aggressivi erano rivolti non solo nei confronti della donna ma anche verso la loro figlia. Persino, in piu occasioni, minacce di morte se non si fosse ricomposta la famiglia.
Gli innumerevoli episodi di violenza verbale e fisica subiti dalla donna e dai suoi genitori nel corso dell’ultimo anno sono stati tali da provocare ed ingenerare notevoli turbamenti e stati d’ansia capaci di modificare anche la sua vita quotidiana.
L’ ultimo episodio, risalente al mese di settembre ,aveva indotto la donna a rivolgersi alla Polizia: una testata al volto che le aveva procurato delle profonde escoriazioni. Vicende cosi dolorose sono, purtroppo, ricorrenti.
Il numero delle donne fatte oggetto di violenza sempre molto elevato. Per questo, l’impegno che la Polizia di Stato profonde nella lotta al triste e diffuso fenomeno è, da tempo, elevato.
La campagna “Questo non è amore”, con la presenza nelle principali piazze della città di un camper per informare, comunicare e sensibilizzare i cittadini è uno strumento che ha sta ottimi risultati.
A parlare ai giovani, in particolare, sono chiamati gli specialisti del settore, il personale della sezione reati contro la persona della Squadra Mobile ed il personale sanitario della Questura.
Analogamente il Protocollo “L.I.A.N.A.” adottato da qualche anno consente di omogenizzare i dati di polizia, attraverso l’inserimento sulla piattaforma informatica, appositamente creata, di dati relativi a precedenti interventi nella stessa abitazione, anche in assenza di una formale denuncia