riceviamo e pubblichiamo:
E’ assolutamente inaccettabile ciò ArcelorMittal ha annunciato poco fa con un comunicato stampa, e cioè la cassa integrazione per ulteriori 1400 lavoratori. E’ evidente, oggi, la palese inaffidabilità dell’acquirente e pertanto chiediamo al Ministro Di Maio l’immediata apertura di un tavolo al MiSE perché, dopo la condanna dei gestori dello stabilimento da parte del Giudice del Lavoro del Tribunale di Taranto per comportamento anti sindacale, questa è l’ulteriore conferma che l’accordo del 6 settembre viene totalmente calpestato, non rispettato a danno dei lavoratori, delle casse pubbliche e solo in favore del privato.
E’ il coniglio che ArcelorMittal tira fuori dal cilindro a poche ore
dall’incontro di domani dove si discuteranno le graduatorie dei lavoratori posti
in Amministrazione straordinaria e l’ulteriore integrazione di 150 lavoratori,
tutto ciò dopo una condanna in Tribunale. Non si comprende perché, dopo soli
otto mesi di gestione dello stabilimento, ArcelorMittal cambi le carte in tavola
rispetto all’accordo sindacale stipulato presso il Ministero ed a fronte di una
produzione, rispetto allo scorso anno, non variata dopo i 2700 lavoratori posti
in Amministrazione straordinaria annunci la cassa integrazione per ulteriori
1400 lavoratori.
“Ancora una volta si gioca sulla pelle dei lavoratori tarantini – dichiara
il coordinatore provinciale Francesco Rizzo – che oltre alla pressione fisica a
cui sono sottoposti a causa delle emissioni inquinanti devono anche essere
umiliati dal punto di vista lavorativo. Questa per noi è una vera presa in giro.
La linea del sindacato USB sarà una dura battaglia, sino alla fine, in difesa
dei diritti e della dignità dei lavoratori”.–
Ufficio Stampa USB Taranto