L’accusa evasione, per non aver atteso l’autorizzazione del Tribunale di sorveglianza
Parlando di Emilio Fede è molto facile che si finisca sul piano della polemica politica. Personaggio sicuramente discusso e in ogni caso condannato nell’ambito del processo Ruby . Dopo 7 mesi trascorsi ai domiciliari il giornalista avrebbe dovuto scontare altri 4 anni ai servizi sociali. Non avrebbe però atteso l’autorizzazione a spostarsi da Milano a Napoli dove ha raggiunto la moglie in occasione del suo 89 mo compleanno (che cade il 24 giugno).
“E’ stato terrorizzante. Mi sono venuti ad arrestare per evasione perché non ho atteso le disposizioni per i servizi sociali. In un ristorante si sono presentati un capitano dei carabinieri, peraltro gentilissimo, con tre militari, come fossi il peggiore dei delinquenti”. Queste le dichiarazioni rilasciate all’ ANSA.
Ora è ai domiciliari e, secondo le sue stesse dichiarazioni, gli sarebbe stato impedito anche di aprire la finestra. A 89 anni ai domiciliari come i tanti pluri-pregiudicati già al 41 bis fatti uscire, ancora nessun sa da chi(?), “grazie” al Covid-19. Ma, si sa bene invece: Lex dura lex sed lex!. Che, lo sappiamo, dovrebbe essere uguale per tutti.