Tradotto: no all’ingresso di Italia Viva ma possibile dialogare con i renziani, “senza nulla a pretendere!”
La coalizione Ecosistema Taranto intende farsi promotrice di incontri costanti tra le forze politiche che la compongono per garantire a tutti la massima partecipazione e condivisione nell’attuazione del programma di governo della città, e continuare ad essere al contempo di supporto all’attività amministrativa. La coalizione ribadisce che la maggioranza al Comune di Taranto è quella uscita dalle elezioni del giugno 2022, e conferma l’obiettivo di rafforzare e supportare l’azione dell’amministrazione comunale attraverso i suoi rappresentanti istituzionali, assumendosi la responsabilità di non far mai mancare il proprio sostegno nelle sedute della massima assise cittadina determinanti al fine dell’avanzamento del programma amministrativo.
Al tempo stesso, la coalizione si impegna ad alimentare forme di confronto, in chiave chiaramente costruttiva, all’interno del Consiglio comunale, anche con i gruppi di minoranza. Un confronto che però non può prescindere dalla condivisione, da parte dei rappresentanti di opposizione interessati, del programma di Ecosistema Taranto, senza nulla a pretendere, nonché dalla verifica, nel periodo medio/lungo, dell’attendibilità e della lealtà degli stessi verso questa forma di collaborazione orientata, com’è giusto che sia, al bene comune.
La coalizione respinge intanto con forza l’attacco ostile da parte del Governo nazionale nei confronti del territorio ionico, attacco che si concretizza attraverso scelte che lasciano poco all’interpretazione, come il commissariamento dei Giochi del Mediterraneo, la sottrazione di ingenti risorse destinate alla nascita del Centro di ricerca sperimentale, e di quelle destinate ai Comuni e dal Fondo di Sviluppo e Coesione, (peraltro atteso a lungo), ma anche tramite la distrazione di importanti somme inizialmente destinate alla decarbonizzazione e altre novità dai riflessi non certamente positivi in tema di ex Ilva, vertenza questa dalla assoluta centralità per l’avvio di una reale transizione economica.