Il voto del 26 maggio ha anche un valore politico sia per il governo nazionale sia per quello regionale
Così il vicepresidente del gruppo europeo Conservatori e Riformisti, on. Raffaele Fitto, alla presentazione della sua candidatura nella lista di Fratelli d’Italia-Sovranisti e Conservatori a Lecce
riceviamo e pubblichiamo:
Contro un Europa che definisce “matrigna” per il vicepresidente del gruppo europeo dei Conservatori e Riformisti, on. Raffaele Fitto, non serve invocarne lo sfascio, serve cambiare la maggioranza che poi governa l’Unione Europea attraverso la Commissione, vera colpevole, a suo dire, di tutte le scelte sciagurate degli ultimi anni. Scelte sciagurate compiute, però, anche dal Governo Italiano che in Europa chiede maggiore flessibilità “ma per allargare la spesa pubblica e quindi il deficit con politiche come il reddito di cittadinanza, che si sta rivelando un vero e proprio flop“.
Ne ha per tutti l’on. Fitto dal palcoscenico del Politeama Greco a Lecce presentando la sua ricandidatura al Parlamento Europeo, a cominciare con quella forza politica che solo un anno fa in Puglia ha eletto tutti i parlamentari nei collegi uninominali, il Movimento 5 Stelle. “Se vi chiedessi il nome di due o tre deputati o senatori grillini – incalza dal palco – voi avreste qualche difficoltà, oggi quei nomi vorrebbero anche dimenticarli i tarantini che hanno creduto alla promessa di Beppe Grillo e Luigi Di Maio di chiudere l’ex I’Ilva, mentre proprio Di Maio in qualità di vicepresidente del Consiglio ha firmato per cedere il siderurgico ad Acelor Mittal. Quei nomi vorrebbero dimenticarli anche a Melendugno dove Barbara Lezzi e Alessandro Di Battista promettevano che in 15 giorni avrebbero bloccato il Tap…sappiamo come è andata a finire”.
Per questo Fitto chiede un voto che il prossimo 26 maggio metta fine all’anomalia del Governo del Cambiamento fra due partiti che litigano ogni giorno su tutto. “Nelle ultime competizioni regionali – ha continuato – dove il centrodestra si è presentato unito e compatto ha vinto perché convince, è sinonimo di buon governo. Per questo dobbiamo tornare alla guida del Paese dando forza al progetto che abbiamo messo in campo con Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia, l’unico che ha nel Dna l’unità nazionale e la difesa del Mezzogiorno”.
Ma per Fitto il voto per le Europee deve essere anche un voto di bocciatura per le Politiche del governo regionale: “Il presidente Michele Emiliano siede su una montagna di finanziamenti europei che colpevolmente non spende, penso al PSR dove di un miliardo e mezzo e sono stati spesi solo 300milioni o i Fondi europei 2014/2020 dove è stato speso solo il 10% e siamo già al 2019, e poi viene a Lecce a sedersi su un trattore per mettersi alla testa della protesta degli agricoltori che sono in ginocchio proprio per colpa delle sue politiche agricole. Oggi Emiliano si fa paladino della lotta alla Xylella, ma è stato il primo a schierarsi con il Movimento 5 Stelle che gridava al complotto contro il Piano Siletti e impediva l’eradicazione degli ulivi malati. Il bellissimo Salento ha cambiato copertina e questo significa che non solo l’agricoltura è totalmente distrutta, ma è distrutto un intero territorio anche sotto l’aspetto turistico e identitario. Ci sarà da lavorare, ma lo farà il centrodestra che il 26 maggio si riprenderà Lecce, con Erio Congedo per continuare un percorso interrotto, e il prossimo anno la Regione Puglia. In entrambi i casi il nostro progetto politico sarà determinante e vivremo queste stagioni politiche da protagonisti”.