“Dopo mesi di discussione in Commissione Sanità sull’istituzione dell’Areu, l’Agenzia regionale per l’Emergenza – Urgenza, apprendiamo dalla stampa che abbiamo solo perso tempo ed Emiliano, con la schizofrenia che contraddistingue il suo mandato, ha deciso di cestinare il disegno di legge votato in Commissione lo scorso gennaio per affidare la gestione delle postazioni del 118 a Sanitaservice. Il motivo? Avrebbe comportato una spesa eccessiva, come avevamo più volte segnalato in Commissione, tanto da chiedere un prospetto con i dati economici sull’efficienza e l’economicità del nuovo sistema. Documento che non è mai arrivato, mentre Emiliano continuava a prendere tempo e a rassicurare sulla possibilità d’internalizzare tutto il personale del 118, senza ovviamente fornire alcun atto che potesse confermarlo. Ora chiediamo che venga in Commissione assieme al Direttore del Dipartimento Politiche della Salute Montanaro a spiegare come mai ci si sia resi conto solo ora dei costi della nuova Agenzia”. Lo dichiara il consigliere del M5S Marco Galante.
“Dall’inizio della legislatura – continua Galante – denunciamo le criticità del modello attuale per la gestione del 118 e ben prima del disegno di legge per l’istituzione dell’Areu avevamo presentato una proposta di legge per riformare l’emergenza – urgenza basata sul modello dipartimentale, mai calendarizzata. Siamo consapevoli della necessità di interconnessione tra i territori, di superare il “finto volontariato”, e di regolarizzare autisti soccorritori, ma l’Agenzia voluta e poi abbandonata da Emiliano non era il modello giusto. Le maggiori perplessità vengono dall’articolo 12 e dalla norma transitoria, chiamate a disciplinare il passaggio di mezzi e personale. Quanto ai mezzi oggi in proprietà delle associazioni, infatti non abbiamo mai compreso le modalità di acquisto degli stessi né le risorse economiche che avrebbero dovuto essere usate. Per quello che riguarda il personale il disegno di legge prevede che tutto quello impiegato nel servizio di emergenza – territoriale 118 avrà, a regime, un rapporto di dipendenza con il SSR, ovvero migliaia di operatori. Anche in questo caso più volte abbiamo chiesto informazioni su come sarebbe stato possibile vista l’impossibilità di internalizzare in via diretta sia coloro che operano nel 118 ma non sono dipendenti delle ASL, sia i medici del 118 che non sono in possesso dei requisiti prescritti dalla legge, ovvero la maggior parte. Finalmente qualcuno in assessorato si è accorto dell’impossibilità di procedere con queste assunzioni. Se Emiliano avesse ascoltato per tempo i nostri dubbi – conclude – e quelli degli operatori sanitari auditi in Commissione avrebbe evitato l’ennesima brutta figura di questa legislatura”.