Intervista a Paolo Fezzi
Paolo è un fine intenditore dell’arte d’interrogare questo millenario oracolo che vede i suoi natali nell’antica Cina; ha accettato di rilasciare una breve intervista dopo un piacevole ed approfondito seminario on line sull’uso di questo arcano e pragmatico strumento di divinazione.
Cos’è l’I-Ching ?
Domanda a cui non è facile rispondere, è un’oracolo ma anche un libro che risponde alle nostre domande, c’illustra il presente e ci proietta nel futuro. Le risposte si presentano sempre su un duplice piano: il successo o meno delle nostre azioni, quello che abbiamo in mente di fare, ma ci dice anche se quello che abbiamo intenzione di fare risulta essere giusto sul piano universale cosmico. E’ quindi un libro di saggezza che è stato il fondamento della civiltà cinse, un po’ come la Bibbia lo è stato per la nostra.
Come ci parla ?
L’I-Ching ci parla con un linguaggio alto, fatto di poche parole e tutte importanti con un forte peso specifico e una densità di significato molto ampia e spessa; questo perché un linguaggio ideografico fatto d’immagini con tanti significati. Esigue parole ma molto ricche di senso che sta poi a noi comprendere e non interpretare, in quanto interpretare può essere inteso come un attività cognitiva, qui invece va messo il cuore, la nostra emotività. Sta a noi capire cosa l’I-Ching vuole dirci singolarmente in questo fatidico momento.
Compagno di viaggio
A volte capita che leggendo il responso si attiva subito un flash, si viene come illuminati, altre volte il significato del responso deve maturare, e così gli eventi che ci capitano si arricchiscono di significato e ci danno la comprensione di cosa realmente l’I-Ching ci aveva detto. Può anche essere considerata un’opera di poesia, una sorta di profezia poetica.
Come lo usi nella tua vita ?
Per questioni che ritengo importanti, anche sul lavoro, per infondergli saggezza e riceverne indicazioni delicate e riflessioni profonde. L’ho utilizzato anche sull’amore, oramai è un vecchio amico e un consigliere
I-Ching e counseling
Una risposta più precisa sul connubio tra questo due strumento si avrà qualche anno, è ora in fase di approfondimento. Il Campo d’intervento dell’I-Ching è molto vicino se non lo stesso di quello del counseling. Le domande che il cliente pone all’oracolo sono spesso le stesse che porrebbe a un counselor, domande su momenti di trasformazioni e crisi, in cui si è disorientati e confusi, dove ci sfugge il significato di ciò che accade e sentiamo di dover prendere decisioni importanti in cui si avverte un ambivalenza che ci fa dubitare.
Il mondo sta cambiando? Come andrà ?
L’I-Ching non risponde in termini generali; ognuno otterrà la sua risposta. Questo strumento è nato in un epoca di cambiamenti drammatici, un po’ come questo momento, un cambio di dinastia, un imperatore corrotto e l’intenzione di migliorare nonostante le avversità. Quindi è l’oracolo dei tempi
Grazie Paolo per averci accompagnato nella “leggera” esplorazione di questo antico strumento di saggezza
Dott. Egidio Francesco Cipriano
Psicologo – Informatico
Foto e Video di Egidio Francesco Cipriano