La crisi delle
aziende dell’indotto ex Ilva al centro delle audizioni (richieste da
Liviano D’Arcangelo) che hanno avuto luogo nella IV commissione
presieduta da Donato Pentassuglia. Mancavano, tuttavia, diverse
organizzazioni, tra cui i rappresentanti di Ancelor Mittal e di
Confindustria Taranto. Sono intervenuti i rappresentanti del Sindacato
nazionale autotrasportatori – Casartigiani di Taranto e di
Confartigianato Taranto. E’ emerso il grave stato di sofferenza che sta
vivendo in particolare il settore degli autotrasportatori che si sono
visti imposti da Ancelor Mittal lo sconto del 5% a far data dall’1
ottobre prossimo delle tariffe di autotrasporto, con possibili offerte
migliorative. Una decisione unilaterale dell’azienda che pensa di
scaricare le perdite che sta registrando sull’indotto, mettendo
seriamente a rischio la sopravvivenza del settore.
Renato Perrini ha
sollevato il problema incombente di 600-700 lavoratori dell’indotto che
hanno il contratto in scadenza il 30 settembre e rischiano di andare a
casa. Liviano e Francesca Franzoso hanno sottolineato la necessità di
tutelare il sistema locale che, tuttavia, deve essere nelle condizioni
di essere competitivo.
L’assessore allo Sviluppo economico Cosimo
Borracino ha premesso che Ancelor Mittal è un’azienda che “agisce spesso
indipendentemente dalle istituzionni” e che preferisce interloquire con
altre unità produttive in grado di assicurare ribassi forti, anche
attraverso il cambio del contratto da metalmeccanico a multiservizi che
comporta una riduzione degli emolumenti per i lavoratori di 350 euro.
A
fronte di questo scenario l’assessore ha parlato di 25 milioni di euro
disponibili per gli ammortizzatori sociali e di altri 30 milioni ex
legge n. 181/99 (rilancio aree di crisi industriale), che potrebbero
generare 200 nuovi posti di lavoro in base alle domande pervenute.
Il
confronto con Ancelor Mittal dovrà avere luogo in tempi molto ristretti
anche al fine di scongiurare la perdita del lavoro per le 600-700 unità
lavorative che hanno il contratto in scadenza il 30 settembre prossimo.
L’assessore Borracino e il presidente Pentassuglia intendono
coinvolgere il Prefetto di Taranto così come il Ministero dello Sviluppo
economico, nella consapevolezza che un’interlocuzione della sola
Regione non porterebbe a nessun risultato. L’assessore Borracino ha
chiesto anche il coinvolgimento dell’Assessore alla Formazione e lavoro
Sebastiano Leo.