L’odore dell’attrazione
Può non piacerci ma l’amore è questione di chimica, di quelle sostanze, profumi e sensuali odori che vanno ad incastonarsi in arcane formule per i profani delle scienze. I nostri corpi rilasciano numerosissime sostanze mentre sperimentiamo attrazione sessuale, mancanza, esaltazione, eccitazione e allo sbattere delle ali delle farfalle nello stomaco che mai sono state ingurgitate. Alcuni di noi, con una certa esperienza, pensano che la testa possa governare i nostri cuori, ma nella realtà rispondiamo semplicemente agli stimoli delle sostanze chimiche che ci supportano nel provare piacere eccitazione ed attrazione.
Desiderio
Se è vero che il pensiero può, ma non sempre, essere un buon inizio quando ci sentiamo coinvolti, attratti e in pieno desiderio, i giocatori in campo sono sostanze come il testosterone e gli estrogeni. Piccoli teatranti ben addestrati che recitano perfettamente il ruolo di cupidi inarrestabili nell’aumentare ed esasperare la libido sia negli uomin che nelle donne, aiutati non poco dalla temperatura e dagli infiniti stimoli sensoriali. Questi ormoni del piacere sono generati dalla stimolazione dell’ipotalamo, così il testsoterone diventa un afrodisiaco ineguagliabile per gli uomini mentre gli estrogeni rendono le donne molto più sensuali nel periodo dell’ovulazione quando la produzione di questa sostanza raggiunge il culmine.
Attrazione
Il desiderio o la lussuria, stimolata anche dalle sole parole così come dai silenti odori, può sostanziarsi in un divertente gioco fine a se stesso, o portare a una vera propria relazione che duri attimi, ore o anche un’intera vita. Bisogna passare dal desiderio all’attrazione specifica. Qui le sostanze endogene e quelle esogene che si possono annusare dal potenziale partner diventano sempre più potenti e c’inducono come una sorta di allucinogeni in uno stato estatico sognate ma anche ansioso o inesperienzialmente ossessivo. Questa prima fase d’innamoramento può tranquillamente manifestare i sintomi dell’insonne inappetente. Feniletilamina, noradrenalina e dopamina entrano in campo prepotenti come in una partita di campionato e incominciano a giocare lungo i corpi e per gli umori. La feniletilamina è una sostanza chimica che si trova naturalmente nel cervello così come in alcuni alimenti, come il cioccolato, legumi e la carne. È uno stimolante, proprio come un’anfetamina , che provoca il rilascio di norepinefrina e dopamina. Questa sostanza chimica viene rilasciata quando c’innamoriamo ed è responsabile della parte dell’esaltazione che ci farebbe, illusoriamente, scalare una montagna per sentire l’odore, esplorare le linee del viso, scivolare sul corpo e guardare gli occhi di colei o di colui che popolano i nostri sogni e il nostro vibrare. La noradrenalina ci fa sudare i palmi delle mani e battere il cuore mentre la dopamina è un vero e proprio selezionatore del partner potenziale e disponibile tra tutti quelli che smettiamo di vedere.
Attaccamento
Quando è stabilito il contatto, la relazione, e i corpi così come non sempre anche le anime si sono compenetrate, perchè la relazione persista altre sostanze entrano in campo; così la dopamina innesca il rilascio di ossitocina, l’ormone delle coccole. In entrambi i sessi, l’ossitocina viene rilasciata durante il contatto leggero come profondo, una carezza come la più impetuosa penetrazione. Nelle donne, l’ossitocina viene rilasciata anche durante il travaglio e l’allattamento. La serotonina che si rilascia al frequentarsi, immaginarsi, nella calma dopo aver fatto l’amore in un abbraccio senza tempo, aumenta la nostra dipendenza dall’altra persona. Dopo un pò, che sia il giorno dopo,24 mesi o 4 anni o un inatteso per sempre, l’endorfine pongono fine a una luna di miele che si vorrebbe vivere per sempre, come oppiacei calmano l’ansia, riducono lo stress ma ci privano anche del desiderio e dell’eccitazione per lo specifico partner.
E allora cosa succede ?
Dott. Egido Francesco Cipriano
Psicologo – Informatico
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