Cannone (FdI) condanna chi giudica il ragazzo protagonista dei fatti di ieri
“Affrontare una persona in evidente stato di alterazione evitando di usare la
forza per contenerlo, non era indubbiamente semplice e qualunque altro
intervento coercitivo avrebbe potuto essere letto come un eccesso di forza.
Quattro dei vigili in questione oltretutto sono neoassunti e non hanno ancora la
dotazione standard che verrà loro affidata dopo i necessari corsi di
preparazione.
In una città in cui manca spesso il coraggio di denunciare gli
episodi di illegalità di cui si è testimoni, impressiona il numero di esperti in
lotta e difesa personale esercitatisi in negativi commenti da tastiera sui
social. Li ringraziamo per i suggerimenti assolutamente utili dal punto di vista
cinematografico.
La realtà è invece fatta di chi vive per strada
quotidianamente l’inciviltà di una porzione della cittadinanza che mal sopporta
la presenza dei vigili urbani e reagisce spesso con violenza. Un numero di
persone assolutamente inadeguato, cerca di rispondere alle tante esigenze dei
cittadini. L’agente di polizia locale non è uno che fa solo contravvenzioni:
polizia commerciale, polizia edilizia, polizia ambientale, polizia giudiziaria,
sono solo alcune delle funzioni in capo alla Polizia Locale, che inoltre
collabora attivamente con le forze dell’ordine contribuendo al controllo del
territorio.
Questa amministrazione sta operando per aumentare il numero di
vigili urbani e far sì, attraverso una presenza costante per strada, che la
percezione della loro attività renda più sicuri i cittadini”.
Gianni Cataldino
Assessore alle partecipate e polizia municipale
Una diversa interpretazione
Il vice presidente del Consiglio Comunale, Tony Cannone, da poco passato nelle file di Fratelli d’Italia, affronta invece il problema del disagio sociale scrivendo su Facebook: ” SONO COSCIENTE CHE SOLLEVERÒ UN POLVERONE…MA DICO SEMPRE CIÒ CHE PENSO.
Ho letto e, sopratutto, ho visto il filmato che sui social è “andato in onda” nella giornata di ieri, sul ragazzo che, in evidente stato di alterazione, causato da sostanze o da problemi di altra natura, non so, ha inveito contro una ragazza e malmenato le forze dell’ordine. Naturalmente, come tanti, esprimo solidarietà ai componenti della pattuglia, sempre pronti ad intervenire per rendere tranquilla e sicura la nostra città.
Purtroppo, come al solito, verso i sofferenti, come evidentemente quel ragazzo, non si è levata nessuna voce di comprensione, come se quella persona fosse in piena consapevolezza dei suoi gesti.
Anche questo ragazzo appartiene a coloro che vengono definiti “invisibili”, a coloro che non hanno voce.
Tutti pronti alla condanna, tutti pronti a lapidarlo, nessuna giustificazione, nessun esame per il suo malessere, niente che potesse essere per lui una giustificazione per i suoi gesti.
NIENTE.
È solo un caso che sia capitato a lui.
È solo un caso che sia capitato alla sua famiglia.
Nessuno potrà mai esserne immune.
Chi lo crede, è un illuso.
Noi siamo per la legalità e non possiamo giustificare
Noi, come abbiamo già segnalato,siamo dalla parte della legalità e dei vigili urbani. Il ragionamento sociologico di Cannone questa volta non ci convince. La storia del disagio sociale che giustifica tutto è vecchia e non sta in piedi. Oltre ai vigili, se si vede bene il filmato, il ragazzo ha provato a picchiare la ragazza. Non sta bene. Per nulla. Poi vogliamo curarlo? va bene e come? con la semplice denuncia a piede libero?