Possiamo fare qualcosa di buono sul bullismo coinvolgendo genitori, insegnanti e istituzioni ma per farlo veramente bisogna coinvolgere i ragazzi, ricostruendo con loro, nel giusto linguaggio. E’ necessario impersonare una realtà migliore, mostrando quella che è ora, ridendone insieme.
Il teatro e la scuola
Il teatro ci parla da sempre, chi non ricorda le “recite” della scuola, e quanto quel magico spettacolo che c’incantasse ? C’immaginavamo tra i protagonisti e agognavamo quelle ore fantastiche che interrompessero l’apparente “noia” della continuità scolastica. Così si porta ironicamente in scena la magia di Shakespeare, mediando anche lo psicodramma, fondamento delle psicologia, per agire profondamente sul fenomeno del bullismo.
Attori e studenti
Gli attori rendono protagonisti gli spettatori, facendo loro interpretare la vicenda, ora nei panni di Benvolio, ora in quelli di Mercuzio, del rude Tebaldo, della madre di Giulietta e nei panni di Frate Lorenzo. Gli attori dialogano scherzano e combattono in una sorta di lezione aperta, guidati nell’interpretazione, nella quale smussano gli aspetti tragici senza perdere però spessore per gli spunti di riflessione sul sentimento dell’appartenenza (punto di partenza dell’intolleranza verso la diversità). Anche gli aspetti lirici dello sfortunato e grande amore tra i due giovani vengono teneramente esaltati e resi percepibili appieno dal giovane pubblico.
Dall’appartenenza all’intolleranza
Perché Romeo e Giulietta non è solo una storia d’amore. È piuttosto un urlo contro le guerre, gli odi, le intolleranze ed i pregiudizi ed è un’occasione per avviare un dibattito su quanto accade intorno a noi, passando attraverso la percezione del Sé con il linguaggio del corpo. La tragedia di Shakespeare è stata più volte “tradita”. Qualcuno ha sostituito la rivalità tra Montecchi e Capuleti con quella tra ebrei e palestinesi, tra cristiani e musulmani o tra appartenenti a razze e culture diverse. In questa trasposizione sempre prevale il valore di fondo dell’opera: la condanna della ferocia e della assurdità degli antagonismi e l’invito a sfrondarli fino alle radici.
Il bullismo
La rappresentazione invita a riconoscere la matrice dell’intolleranza, nei comportamenti residenti tra i banchi di scuola. Colpisce il cuore e la mente, la sensibilità e l’intelligenza del pubblico attraverso abili “tradimenti” portatori di un unico messaggio di condanna all’odio e alla violenza. Grazie alla sua peculiare dinamica, instilla, nel giovane pubblico, il desiderio di recitare e misurarsi in quest’arte.
La compagnia Piccola Ribalta
è in tuornè nelle le scuole del sud Italia; quelle che sceglieranno di portare al loro interno questo vivo laboratorio teatrale che sublima il bullismo nella risata, avranno il piacere d’incontrare Franco Spadaro, attore ironico e tagliente, capace d’interagire profondamente con le dinamiche e la sensibilità di bulli e vittime oltre che lo scrivente nei panni dello psicologo di supporto.
Infotel: Dott.ssa Anna Grandolfo 3466558302 mail: info@piccolaribalta.it
dr. Egidio Francesco Cipriano
Psicologo, Candidato Elezione Ordine Psicologi Puglia 2019