In zona rossa (rinforzata) più le eccezioni che la regola
In atto una vera e propria guerra tra chi rispetta le regole e chi ritiene di non doverlo fare
Non siamo in lockdown! anche se ne parliamo riferendoci alla zona rossa (rinforzata); in realtà nulla a che vedere con il vero lockdown a cui siamo stati sottoposti lo scorso anno.
Basta leggere l’allegato 23 dell’ultimo provvedimento del governo che elenca le attività aperte:
- Commercio al dettaglio in esercizi non specializzati con prevalenza di prodotti alimentari e bevande (ipermercati, supermercati, discount di alimentari, minimercati ed altri esercizi non specializzati di alimenti vari)
● Commercio al dettaglio di prodotti surgelati
● Commercio al dettaglio in esercizi non specializzati di computer, periferiche, attrezzature per le telecomunicazioni, elettronica di consumo audio e video, elettrodomestici
● Commercio al dettaglio di prodotti alimentari, bevande e tabacco in esercizi specializzati (codici ateco: 47.2), ivi inclusi gli esercizi specializzati nella vendita di sigarette elettroniche e liquidi da inalazione
● Commercio al dettaglio di carburante per autotrazione in esercizi specializzati
● Commercio al dettaglio di apparecchiature informatiche e per le telecomunicazioni (ICT) in esercizi specializzati (codice ateco: 47.4)
● Commercio al dettaglio di ferramenta, vernici, vetro piano e materiali da costruzione (incluse ceramiche e piastrelle) in esercizi specializzati
● Commercio al dettaglio di articoli igienico-sanitari
● Commercio al dettaglio di macchine, attrezzature e prodotti per l’agricoltura e per il giardinaggio
● Commercio al dettaglio di articoli per l’illuminazione e sistemi di sicurezza in esercizi specializzati
● Commercio al dettaglio di libri in esercizi specializzati
● Commercio al dettaglio di giornali, riviste e periodici
● Commercio al dettaglio di articoli di cartoleria e forniture per ufficio
● Commercio al dettaglio di confezioni e calzature per bambini e neonati
● Commercio al dettaglio di biancheria personale
● Commercio al dettaglio di articoli sportivi, biciclette e articoli per il tempo libero in esercizi specializzati
● Commercio di autoveicoli, motocicli e relative parti ed accessori
● Commercio al dettaglio di giochi e giocattoli in esercizi specializzati
● Commercio al dettaglio di medicinali in esercizi specializzati (farmacie e altri esercizi specializzati di medicinali non soggetti a prescrizione medica)
● Commercio al dettaglio di articoli medicali e ortopedici in esercizi specializzati
● Commercio al dettaglio di cosmetici, di articoli di profumeria e di erboristeria in esercizi specializzati
● Commercio al dettaglio di fiori, piante, bulbi, semi e fertilizzanti
● Commercio al dettaglio di animali domestici e alimenti per animali domestici in esercizi specializzati
● Commercio al dettaglio di materiale per ottica e fotografia x
● Commercio al dettaglio di combustibile per uso domestico e per riscaldamento
● Commercio al dettaglio di saponi, detersivi, prodotti per la lucidatura e affini
● Commercio al dettaglio di articoli funerari e cimiteriali
● Commercio al dettaglio ambulante di: prodotti alimentari e bevande; ortofrutticoli; ittici; carne; fiori, piante, bulbi, semi e fertilizzanti; profumi e cosmetici; saponi, detersivi ed altri detergenti; biancheria; confezioni e calzature per bambini e neonati
● Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato via internet, per televisione, per corrispondenza, radio, telefono
● Commercio effettuato per mezzo di distributori automatici
Insomma sembra che solo scuole, palestre, cinema e teatri, bar e ristoranti ( in parte) siano la pietra dello scandalo.
E’ naturale quindi vedere in giro tantissima gente!
Non possiamo spostarci da Taranto a Crispiano piuttosto che a Martina Franca, Mottola… per non parlare di Matera! Ma se vogliamo trascorre la Pasqua all’estero possiamo farlo.
E intanto abbiamo raggiunto il picco dei contagi con gli ospedali al collasso.
Tra chi si preoccupa di rispettare le più elementari, e semplici, regole, quali il distanziamento, la mascherina, l’igiene, e chi invece è “meno attento”, si sta svolgendo una vera e propria guerra sui social e non solo. Se al supermercato chiedi a chi ti sta attaccato di spostarti rischi reazioni anche violente. Si parla di dittatura, di pecoroni, di cagasotto. Insomma si sono invertite le parti.
Chi ha sperimentato il covid e per sua fortuna ne è uscito sa che la cosa è seria; ancor più i parenti di chi non ce l’ha fatta.
In Puglia in particolare la variante inglese è diffusissima e ha una capacità elevata di contagio. Gli ospedali sono ala collasso e il personale sanitario stremato. Ciò perché la sanità è stata distrutta in tanti anni di scelte scellerate e nulla di ciò che si è promesso si è realizzato nell’ultimo anno.
Per questo sarebbe stato più sensato adottare provvedimenti più drastici concentrandosi sull’acquisto dei vaccini e sulla loro somministrazione. Lasciando quasi tutto aperto si evitano i ristori, tra l’altro ridicoli quando concessi, e si facilita di fatto la diffusione del contagio.
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