Un piano per gli incendi boschivi, anche alla luce dell’aumento di incendi in più zone d’Italia e limitrofe, conseguenti ad un cambiamento climatico, un aumento di temperatura, e il vento dello scirocco. Ne abbiamo parlato con il Comandante dei Vigili del Fuoco di Taranto, Giuseppe Merendino.
Siamo stati interessati negli ultimi anni da un’ampia presenza di incendi boschivi, soprattutto nella stagione estiva. Non possiamo fare a meno di dimenticare l’anno 2021, particolarmente caratterizzato dalla presenza dei roghi. In cosa consisterà il piano anti incendio emanato dai Vigili del Fuoco?
“È un’attività svolta sotto il coordinamento delle regioni, ed appunto in questo caso la Regione Puglia. Si stabiliscono delle convenzioni con gli enti competenti nella lotta antincendio, attraverso il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, con la direzione regionale della Puglia, che ha sede a Bari. Vi è un protocollo triennale chiamato Protocollo Quadro, che tra l’altro è aggiornato quest’anno, e che prevede non solo la lotta antincendio, ma anche attività di Protezione Civile, nel caso in cui la regione dovesse essere colpita da delle calamità”.
I dati sugli incendi estivi negli ultimi anni hanno denotato un aumento? E se si, nel 2021 si è trattato di un caso eccezionale?
“Il quadro segue gli eventi meteo climatici, per esempio l’aumento delle temperature nel periodo estivo, con condizioni climatiche favorevoli alla diffusione degli incendi. In ristretti periodi della stagione estiva le temperature hanno un eccessivo aumento. Oltre ad alcuni non curati, anche gli atti dolosi o colposi di chi li cura o di chi sopraggiunge, possono provocare incendi.”
In che modo i cittadini possono contrastare tale fenomeno? Che comportamenti per la prevenzione possono mettere in atto?
“I cittadini possono svolgere un intervento di tipo preventivo, ed in particolare curare i terreni delle abitazioni nelle aree rurali. Tenere fusti alti ed erba non curata può aumentare il rischio che possano diffondersi incendi. Le autorità provvedono anche al divieto di accendere fuochi nel periodo di massimo rischio – cioè quello estivo – nella fascia 15 giugno – 15 settembre. Chiediamo ai cittadini di essere vigili, di poter subito dare l’allarme di fronte ad un principio di incendio.”
La nostra legislazione può soddisfare la necessità di prevenzione degli incendi, combattendo anche gli atti dolosi?
“La legislazione in tal senso lavora molto bene, tanto che l’anno scorso è stato posto in essere un ampliamento delle sanzioni, anche per quanto riguarda i reati relativi agli incendi.”
È importante quindi che tutti svolgano attività di prevenzione
“Assolutamente, è importantissimo. L’avviso va ai cittadini con proprietà rurali, ai contadini e agli enti pubblici. Anche la rete stradale dovrebbe essere pulita, ad esempio i bordi stradali. Spesso per cattivi comportamenti possono propagarsi degli incendi, come ad esempio il lancio di una cicca di sigarette.”
Dal 2001, dopo la riforma costituzionale, la prevenzione degli incendi è affidata alle regioni
“Si, la prevenzione degli incendi boschivi è affidata alle regioni. Le regioni si avvalgono sia della Protezione Civile, sia dei Vigili del Fuoco.”