Dal mese di aprile la Asl Taranto ha avviato le procedure per l’acquisto delle nuove apparecchiature che rinnoveranno e amplieranno il parco tecnologico in dotazione all’ospedale “SS. Annunziata” di Taranto.
Apparecchiature che verranno acquistate con il famoso finanziamento da parte dello Stato dei 70mln di euro (previsti nel decreto legislativo 243 del 2016) e che la Regione Puglia ha destinato appunto poi destinato a Taranto (con il d.g.r. n. 656 del 24/04/2018).
Il piano sull’acquisto delle nuove macchine, destinato soprattutto a migliore l’offerta sanitario in ambito oncologico, è contenuto all’interno del PDTA aziendale della Asl TA (ovvero nell’elaborazione dei “Percorsi Diagnostico-Terapeutico-Assistenziali”).
Ma cosa verrà acquistato? Una parte del finanziamento è dedicato all’acquisto di una apparecchiatura TC (tomografia computerizzata) e di una apparecchiatura di risonanza magnetica ad alto campo. Apparecchiature queste che saranno in grado di rendere più agevole la diagnosi dei pazienti oncologici. A seguire verrà realizzata una nuova sala operatoria e una sala endoscopica tecnologicamente avanzata del tipo “integrato”, che sarà in grado di permettere un’interazione e integrazione di tutte le tecnologie durante gli interventi. Inoltre, all’interno della sala operatoria, è prevista anche l’istallazione di un robot chirurgico, che supporterà gli stessi chirurghi.
Poi, circa 23mln di euro serviranno a finanziare invece la Radioterapia. Verranno infatti acquistati un’apparecchiatura per la tomoterapia, due acceleratori lineari, una IORT, una nuova apparecchiatura per la brachiterapia e un’apparecchiatura TAC simulatore.
Questo permetterà alla Radioterapia di diventare assolutamente competitiva nel percorso terapeutico di molte patologie neoplastiche e di potersi integrare con la discipline chirurgiche e con le terapie sistemiche, come la chemioterapia e la ormono-terapia.
Nello specifico:
Il sistema per Tomoterapia conta più di 550 sistemi funzionanti nel mondo, con 27 sistemi installati in Italia, a cui si aggiungerebbe il sistema di Taranto, primo in Puglia.
La ASL ha già aggiudicato la procedura relativa all’acquisizione dell’apparecchiatura per Tomoterapia e nei giorni scorsi sono stati avviati i lavori. Si auspica che la tecnologia possa essere installata e funzionante a regime entro la fine dell’anno.
Contestualmente è in fase di valutazione la gara relativa all’acquisizione di n.2 acceleratori lineari, mentre la procedura di gara relativa al TAC-Simulatore è appena stata bandita ed è tuttora in corso.
A breve saranno inoltre bandite le gare per installare due nuove PET/TAC e una gamma camera /SPECT presso la struttura di medicina nucleare. Inoltre è prevista l’indizione, nei prossimi mesi, di gare per l’acquisizione di una brachiterapia, di un sistema per navigazione sotto guida radiologica per noduli polmonari e due sistemi per biopsia mammaria eco/MRI guidata, una diagnostica telecomandata, quattro ecografi e la realizzazione di una nuova TIPO a supporto delle attività della piastra operatoria.
È evidente che grazie ad una esuberante evoluzione tecnologica, la Radioterapia Oncologica è sempre più protagonista di una rivoluzione culturale che sta modificando in senso compiutamente multidisciplinare l’approccio al malato oncologico.
In virtù della disponibilità di tutte le principali e più sofisticate tecniche di trattamento radioterapico, che si prefigura attualizzabile attraverso il citato aggiornamento tecnologico delle attrezzature, appare evidente che, pur essendo la parte tecnologica al servizio di quella clinica, il binomio tecnico-clinico che la medicina moderna offre oggi possa e debba essere un punto irrinunciabile nella cura del paziente.
L’installazione delle nuove apparecchiature avrà un forte impatto nella caratterizzazione oncologica della ASL di Taranto che nel lavoro di sinergia dei suoi specialisti: oncologi, radioterapisti, specialisti di medicina nucleare e chirurghi, afferenti ognuno al suo distretto punta ad ottenere sempre i migliori risultati a livello di cura.
La previsione è quella di migliorare in termini di «cura» la malattia oncologica e di consentire una qualità di vita ulteriormente migliorata dei pazienti.