Si tratta di Favetta, Manzo e Croce
Sul campo la partita Picerno-Taranto si è conclusa sullo 0-0; con la (potenziale) promozione della squadra di casa in serie C. Un fatto abbastanza straordinario per una cittadina di appena 5.000 abitanti. Una promozione meritata che però rischia di essere macchiata da un episodio di ordinaria follia che ha visto come protagonista un addetto alla sicurezza riconducibile al Picerno, che avrebbe aggredito negli spogliatoi , al termine del primo tempo, tre giocatori del Taranto, Favetta, Manzo e Croce. Il condizionale è d’obbligo in presenza di notizie acquisite a distanza, ma che i tre giocatori, a cui sono state curate in ospedale ferite associabili a colpi ricevuti con un tirapugni, abbiano subito un’aggressione, non può essere messa in dubbio. Il Direttore Generale del Taranto Gino Montella, al termine dell’incontro si è sfogato: “Mentre le squadra stavano facendo rientro negli spogliatoi al termine del primo tempo – le sue parole -, alcune persone che indossavano delle casacche con la scritta ‘stewart’ e dunque riconducibili al Picerno, colpivano alla testa con delle ‘cazzottiere’ di ferro i tre calciatori del Taranto Manzo, Favetta e Croce. Gli stessi non potevano più fare rientro in campo. Sono stati trasportati all’ospedale e ora sono sotto osservazione a Potenza per i colpi alla testa ricevuti. Tutti avevano anche delle escoriazioni al volto e delle tumefazioni varie. Abbiamo già preannunciato reclamo e sporto denuncia alle forze dell’ordine presenti allo stadio. Andremo avanti, quello che è successo è una vergogna”.
Le dichiarazioni di Montella
Naturalmente saranno gli accertamenti di rito a stabilire la dinamica dei fatti, ma difficile ipotizzare altre cause dell’accaduto. I dirigenti del Picerno hanno comprensibilmente provato a ridimensionare l’episodio arrivando però a negare l’evidenza.
La nota del Picerno
Questo il comunicato ufficiale : ” “In riferimento alle notizie che stanno circolando in queste ore, la società rende noto quanto segue: alla fine del primo tempo davanti agli spogliatoi il calciatore del Picerno, Simone D’Alessandro, è stato colpito senza un motivo dal calciatore del Taranto, Antonio Croce. Il tutto sotto gli occhi del direttore di gara, che ha espulso il calciatore del Taranto. Da qui si è creato un capannello di persone e la società non è a conoscenza di aggressioni o di tutto quanto in queste ore sta circolando. Picerno, da sempre, si è distinta per serietà, rispetto, ospitalità e grande disponibilità, sin dalla nascita di questa Società. Respingiamo ogni tentativo di infangare questa comunità e Società e ci godiamo un momento storico per tutti”.
Abbiamo ricostruito i fatti attingendo da varie fonti, in particolare
https://gianlucadimarzio.com/it ,
https://sport.sky.it/calcio che ringraziamo, ritenendo opportuno riprendere e diffondere la notizia nel modo più ampio possibile per stimolare ogni necessaria riflessione.